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128 | ciceruacchio e don pirlone |
particolari un grave e autorevole storico, quale è il Ranalli, è ampiamente confermata da altri scrittori1.
Ma questa pubblica sciagura, con la quale sembrava volersi chiudere l’anno 1846, non fu sola: un altro dolore ferì gli animi di tutti i patrioti d’Italia, per la morte di Federico Confalonieri.
«Lontano dalla patria questo antico martire dello Spielberg senti l’eco dei plausi e il palpito delle speranze dei concittadini suoi. Vide i giorni che si appressavano, salutò la stella apparsa sull’orizzonte, obliò e benedisse il suo martirio e le ben sofferte sventure; e non reggendogli l’animo di restarsene a rimirar da lunge l’aurora dei giorni invocati, corse ad abbracciare i fratelli suoi e la terra natale. Ma i giorni di Federico Confalonieri erano numerati, e stava scritto nei decreti della Provvidenza che l’uomo il quale aveva sofferto tanto per la sua patria, non dovesse subire il secondo martirio nel vederne i deliramenti e le sventure»2.
Il 10 dicembre, mentre il gagliardissimo uomo, che sopportò impavido tredici anni di carcere duro allo Spielberg e come il Farinata del divino Alighieri:
. . . . . . . . . . . . . non mutò aspetto, |
tornava in Italia, nel piccolo villaggio di Hospental d’Uri esalò l’anima fortissima.
Grande fu il dolore degl’Italiani nell’apprendere l’infausta notizia, immenso quello dei Milanesi e dei Lombardi. Solenni esequie gli furono rese nel Duomo di Milano, alle quali, come a una manifestazione di patriottismo, traeva tutta la nobiltà, la borghesia, il popolo, fra le smanie paurose del Torresani, del O’Donnel, del Bolza e della polizia austriaca3. «I giovani patrizi della Società dell’Unione di Milano aprivano una sottoscrizione per innalzargli su quegl’erti confini d’Italia un funebre monumento, che quivi stesse come esempio agli Italiani,
- ↑ A. Colombo, op. cit., pag. 30 a 32. Cf. con Padron Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, popolano di Roma, Cenno biografico, terza edizione, accresciuta fino ai fatti della macchinazione del 17 luglio. Roma, presso l’editore Alessandro Natali, 1847, pag. 14-19; e con F. De Boni, op. cit., parte II, § 9
- ↑ Gualterio, op. cit., vol. V, cap. X.
- ↑ Dott. C. Casati, op. cit., vol. I, § 3.