Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
8 | ai lettori |
veniva continuamente ammaestrando con assennati e imparziali giudizi, sia, infine, col consultare uomini degni di stima e di fede, e che a quei fatti parteciparono, e alcuni dei quali tuttora vivono, come, ad esempio, il colonnello Giacinto Bruzzesi, il prof. comm. Luigi Chierici, il colonnello Adriano Gazzani, il comm. Michelangiolo Pinto, Luigi De Luca, il comm. Adriano Bompiani, il comm. Filippo Barattani, il colonnello Augusto Elia, il colonnello Vincenzo Carbonelli e Giuseppe Caravacci, questi ultimi due coinvolti nel processo per la uccisione di Pellegrino Rossi, e altri purtroppo non sono più, come, ad esempio, il cav. Evaristo Botti, il comm. Angelo Tittoni, Bernardino Facciotti e Cesare Diadei, ambedue imputati nel processo Rossi, il colonnello cav. Angelo Berni, il comm. Pietro De Angelis, il generale Raffaele Pasi, il generale Bartolomeo Galletti, il conte Luigi Pianciani, Mattia Montecchi e il dott. cav. Pietro Guerrini.
Non ho cercato che il vero, senza preoccuparmi menomamente cui nuocesse o cui giovasse; mi sono sforzato di essere, per quanto umanamente è possibile, imparziale, serbandomi sempre obiettivo nell’esaminare avvenimenti, uomini e cose, adoprandomi a sgomberare ogni giudizio subiettivo dall’animo mio: ho procurato, con tenace proposito, per quanto mi era dato, di trasportarmi, col cuore e col pensiero, nel tempo e nello spazio in cui i fatti si svolgevano, giudicando coi criteri e coi sentimenti degli attori di quel dramma, non già con la postuma sapienza del poi, di cui non son piene soltanto le fosse, ma anche i calamai in cui intingono la penna certi storici subiettivi, tutti imbottiti di se e di ma, e sempre pronti, coi facili suggerimenti del