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colonnello Doria richiedendo che lo pattuglie del secondo, dell’ottavo e del decimo, perlustrassero le vie attigue alla chiesa e convento del Gesù per alcuni assembramenti ivi avvenuti. Il sottoscritto credè aderire, ordinando ai posti del secondo e decimo di mandare le loro pattuglie nel circondario del nono battaglione, simile ordine non credo trasmettere all’ottavo per misura prudenziale.

Dopo la mezzanotte furono dal sottoscritto ispezionati 1 posti del decimo, quinto, nono o secondo, ne’ quali non si rinvenne alcuna novità.

L'ufficiale di servizio al Comando generale
Maggiore Stefanoni.



Documento N. XII.1

GUARDIA CIVICA - PRIMO BATTAGLIONE.

Roma, 16 marzo 1848.


Rapporto straordinario.

Da un’ora alle 3 dopo mezzanotte pattuglie sette composte di 30 comuni, 8 caporali, un sergente ed un ufficiale, più 18 comuni, un caporale, un sergente a Sant’Eusebio fissi, e 80 individui di rinforzo al quartiere, 15 dei quali alle 11 sono stati mandati a Sant’Eusebio a motivo di una lettera della polizia, ricevuta in quell’ora, che raccomandava la custodia di quel posto. Intanto il distaccamento di Sant’Eusebio quanto il resto del rinforzo fu sciolto alle 8 dopo mezzanotte senza alcuna novità.

Il comandante del rinforzo
A. Tittoni.



Documento N. XIII2

GUARDIA DEL RIONE PIGNA - NONO BATTAGLIONE.

Rapporto straordinario.

Oggi 30 marzo 1848 circa le 5 1/2 pomeridiano un assembramento di popolo, proveniente dalla piazza del Gesù, si dirigeva direttamente al quartiere del suddetto battaglione, situato di contro il palazzo di Venezia, e ne era il motivo l’arresto di persona sconosciuta in abito secolaresco, che si ricusò indicare il suo nome, il quale come viene asserito, incontro alla porteria di Sant’Ignazio, dopo avere prorotto in parole ingiuriose verso l’augusta per-

  1. Dalle Buste della guardia civica degli anni 1847-1849 esistenti nell’archivio Comunale di Roma. Busta 17. - Questo documento, da cui risulta come il Ministero di polizia, diretto dal Galletti - così sovente e così volentieri accusato dagli storici papalini di essere manutengolo e complice delle immaginate trame dei rivoluzionari - a tarda notte avvertisse il colonnello Angelo Tittoni di supposti pericoli che minacciavano la Casa degli esercizi spirituali di sant’Eusebio diretta dai gesuiti, prova ad evidenza come il Ministro di polizia si preoccupasse con premura e zelo della sicurezza dei gesuiti stessi, anche in quei lontani loro conventi, dove essi poi, effettivamente non correvano alcun pericolo,
  2. Dalle Buste della guardia civica degli anni 1847-1849, esistenti nell’archivio Comunale di Roma. Busta 37.