Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/488

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documenti 481

istruirlo della posizione in cui si trova per prenderla in serio esame, onde evitare una conseguente resistenza. Mi ha risposto, come al foglio marcato B, insistendo nella necessità di avere delle istruzioni, non persuadendosi che le di lui lettere non giungano al campo di Verona per avere una risposta, e ritenendo che la mancanza di questa derivi dal sistema adottatosi nei Governi provvisori del Lombardo e Veneto di aprire le corrispondenze, che vedendola del tenore di non cedere trattenga di non darvi corso. Ho parlato col suddetto generale Durando dopo che si è fatto ad osservare, per quanto poteva, l’esterno del forte, e mi ha detto che non vi sarebbe difficoltà di prenderlo, avendo il materiale occorrente, i lavori necessari e la truppa corrispondente; ma che, trattandosi di un punto che non può nuocere, è meglio di non mettersi ad un’impresa che costerebbe dei sacrificii. L’ho trovato così del mio pensare, e nelle sue viste militari la di lui opinione potrà forse calmare la smania di quelli che predicano per la sollecitudine dello scioglimento, senza esitanza di tempo.

Con distintissima stima e considerazione passo a confermarmi.

Della S. V. Ill.ma

Ferrara, 31 marzo 1848.
Devotissimo servitore
L. Cardinale Ciacchi.


A S. E. il Ministro dell’interno, Roma.

Fuori, di tutto carattere del Recchi:

4 aprile 1848 (urgente).


Si risponda all’Eminentissimo Legato che si ringrazia delle fattegli comunicazioni col N. 2860, che si è contenti delle risoluzioni da lui prese e dell’aspetto savio che prendono gli affari in quella città, soggetto di timori al presente. Pregasi a continuare le comunicazioni.



Documento N. XXXII.1

N. 2882 Segr. Gen. A.

Illustrissimo signore.

Avanti ieri giunsero in Comacchio varie colonne civiche e volontarie con artiglieria, che sorpassavano i mille uomini, mosse da Ravenna per lo entusiasmo delle popolazioni, e per l’ardore della gioventù, che le compone, e bloccarono quel forte, e ne intimarono la resa, e ieri fra i Comandanti civici e quel Maggiore austriaco successe una capitolazione, i cui dettagli non conosco, ma per quel che sento non variano da quelli della capitolazione di Venezia. Quest’ultima capitolazione se V. S. ill.ma non la conosce, le ne accludo una copia. E parlando di Venezia credo bene di ferie avere qui unita una lettera autografa del signor conte Zichy, Comandante quella città e fortezza, che la interesso di ritornarmi, dopo di avere rilevato le cause e le circostanze che determinarono la risoluzione senza spargimento di sangue da nessuna parte. Qui, come saprà, vi sono molte colonne civiche e volontarie di più migliaia d’uomini, e d’altre ne sono in

  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 23, Copertina 115.