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Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/499

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492 ciceruacchio e don pirlone


Documento N. XLIII.1


Monsignor Reverendissimo,

Ho ricevuto ordine dal Ministero di raccogliere intorno a me tutte quante le forze disponibili dello Stato. Il nemico, che è assai forte in Lombardia, rende questa disposizione indispensabile. Pregro perciò l’E. V. a volermi mandare colla maggior sollecitudine la fanteria che è costì, tenendo soltanto quel numero di soldati che è indispensabile al servizio dei forzati. Voglia insieme spedirmi quello che si trova avere de’ Cacciatori a cavallo, e del Corpo de’ doganieri col loro sottotenente. Mi occorre pure chiederle il signor Ispettore economico, signor Gaggiotti, che la prego far subito partire a questa volta, ponendo in sua vece un sostituto. La partita che si sta per giuocare è grave: le nostre forze scarse, e le necessità di provvedervi urgentissime: confido perciò che l’eccellenza vostra vorrà prendere le disposizioni necessarie, onde le forze, che le domando, e che mi sono indispensabili, mi pervengano col minore spazio di tempo possibile.

Ho l’onore di dirmi con tutto il rispetto.

Di V. E.

Bologna, 2 aprile 1848.
Devotissimo obbligatissimo servo
Il Generale Comandante Durando.



A Monsignor delegato Apostolico, Ancona.



Documento N. XLIV.2

UFFIZIO DEL QUARTIER GENERALE.


Signor Principe,

Ieri sera sono giunti due nuovi messi del Veneto, portando un dispaccio del Governo provvisorio del Friuli, che espone sempre gli stessi bisogni d’aiuti. Ho di nuovo risposto che per qualche giorno mi era impossibile far nessuna mossa. Ho intanto indicato loro i modi da tenere onde difendersi provvisoriamente. Mi hanno portato un foglio di notizie delle quali le accludo copia.

Ieri sera comparve pure il marchese di Caraglio, capitano dì artiglieria sardo, che aveva lasciato il Re al suo quartier generale di Cremona, la mattina. Scopo della sua missione era conoscere l’epoca in cui mi sarei trovato in caso d’agire, l’ho fissata all’incirca tra 15 giorni.

La prima linea piemontese si stende da Peschiera a Cremona: è composta di 45 mila uomini. Si sta ordinando una riserva di numero uguale.

Ho scritto al Governo provvisorio di Venezia, onde aver razzi alla Congrève, barche e marinai esperti onde mi agevolino il passaggio del Po. Gli ho insieme annunziato che nel loro Stato m’aspetto ad aver le razioni somministrate dalla Repubblica Veneta.


  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 23, Copertina 117.
  2. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 23, Copertina 119.