Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/75

Da Wikisource.
68 ciceruacchio e don pirlone

spontanea che l’irrompere, senza bisogno del sognato e miracoloso intervento profetico del Mazzini, del Montanelli e del Mamiani, senza bisogno dei preventivi accordi di Ciceruacchio e del Gajani, poteva avvenire cosa più naturale e più logica e più spontanea che l’irrompere subitaneo di quella gioia universale in quella triplice dimostrazione?

Della spontaneità e sincerità poi di quelle popolari manifestazioni fanno solenne testimonianza trenta scrittori, fra i quali mi piace di addurre quella di due specialmente e non sospetti, per il loro dottrinarismo e per la loro moderazione, essendo essi assai poco benevoli verso i rivoluzionari e uno dei quali fu testimone oculare del festeggiamento.

«Quale esplosione di gioia, quale espansione di riconoscenza seguissero quella scrittura (l’editto del perdono) è impossibile raccontare. In un batter d’occhio, la fortunata notizia fu sparsa per la città. Tutte le case videro i loro abitanti sulle vie e sulle pubbliche piazze; poi tutt’a un tratto, prima che qualsiasi parola d’ordine fosse stata data, per un movimento irreflessiro partirono dai differenti quartieri di Roma interminabili processioni d’uomini, donne, vegliardi, nazionali e stranieri, gente di tutte le classi e di tutte le professioni, i quali, senza capi, ma con un ordine ammirevole, andarono a recare al Santo Padre la testimonianza spontanea della gratitudine pubblica. Bue volte in brev’ora la vasta piazza del Quirinale era stata invasa, e a questa folla estasiata, due volte, già prima della sera. Pio IX aveva impartita la sua benedizione. Frattanto gli abitanti dei quartieri più lontani non erano giunti ancora. Un’ultima torma, la più numerosa di tutte, non sbocca sulla piazza che dopo calata la sera. Il Papa era rientrato nei suoi appartamenti. Tutte le finestre del palazzo erano già chiuse. Nonostante l’etichetta che vieta che i Papi si lascino vedere dopo tramontato il sole, Pio IX acconsentiva ad apparire una volta ancora al balcone e a ricevere questo ultimo omaggio dei suoi sudditi! L’ansia era grande fra la folla» ecc. E qui l’autore narra la terza apparizione e la terza benedizione del papa data alla folla e l’ordine con cui questa si sciolse1.


  1. O. D’Haussonville, op. cit., tomo II, § 22, pag. 189 e seg.