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5 - Codifica numerica di forma d’onda con memoria 133

Fig. 5.7 - Area di variazione per moltiplicatori.

Si noti come il A venga ridotto solamente nel caso in cui il segnale cada nel primo quanto e che la riduzione è del 1.6 %. Nel caso in cui il segnale abbia raggiunto il quanto più elevato e quindi si rischi di entrare in saturazione, il quanto stesso viene aumentato più del 300 %.

Dato che con l’adozione di moltiplicatori costanti si perde il decadimento esponenziale della memoria del codificatore, torna il problema della propagazione di errori di trasmissione. È possibile rendere più robusto un quantizzatore adattativo che utilizzi dei moltiplicatori costanti agli errori di trasmissione, reintroducendo un decadimento esponenziale (robust adaptation) con una legge di aggiornamento del tipo

  (5.9)

dove il coefficiente β (tipicamente pari a 1/32 o 1/64) smorza il contributo dei precedenti passi di quantizzazione (potenzialmente errati).

Se la quantizzazione adattativa viene applicata a campioni ottenuti da una conversione A/D lineare, la codifica che ne deriva è detta Adaptive PCM (APCM). In realtà i benefici maggiori della quantizzazione adattativa si hanno applicandola alla codifica del segnale d’errore per codificatori predittivi (ADPCM, ADM), come descritto nel seguito.