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1 - Il segnale audio | 3 |
Fig. 1.1 - Struttura dell’apparato uditivo. padiglioni si traduce in un ritardo di circa 500 μs tra i segnali da esse rilevati. Tale ritardo si manifesta come una differenza di fase tra il segnale rilevato dall'orecchio destro rispetto a quello rilevato dal sinistro, permettendo la localizzazione della sorgente. Per i segnali a frequenza maggiore di un kHz, invece, la testa dell’ascoltatore costituisce un ostacolo, che provoca un’attenuazione del segnale rilevato dall'orecchio sul lato opposto a quello dove è posizionata la sorgente. La localizzazione della sorgente, quindi, è possibile sfruttando la differenza di livello tra i segnali destro e sinistro.
Le differenze di fase e di livello tra i segnali destro e sinistro non permettono di localizzare una sorgente sul piano verticale passante di fronte, al di sopra e dietro l’ascoltatore (piano mediano). A tal fine vengono, invece, sfruttate le riflessioni prodotte dai rilievi presenti sul padiglione dell’ascoltatore. Tali riflessioni, che sono generate da parte della conca per i suoni frontali e dall'antitrago per quelli che provengono dall'alto, risultano in opposizione di fase con il suono incidente. Ciò introduce degli zeri nella funzione di trasferimento dell’orecchio esterno a frequenze dipendenti dall'entità del ritardo del suono riflesso su quello incidente. Ad esempio, nel caso di due sorgenti, una frontale ed una perfettamente perpendicolare all'ascoltatore, date le distanze tra l’ingresso del condotto uditivo e le pareti della conca e