Pagina:Codifica numerica del segnale audio.djvu/22

Da Wikisource.
4 Codifica numerica del segnale audio

dell'antitrago di circa 13 e 6 mm rispettivamente, il ritardo τ (relativo a percorsi di 26 e 12 mm) è rispettivamente di circa 75 e 35 μs. Gli zeri della funzione di trasferimento che cadono nella banda audio (posti a multipli dispari di l/2τ) sono dunque a circa 7 e 20 kHz per la sorgente frontale e a 14 kHz per la sorgente perpendicolare all'ascoltatore. La localizzazione della sorgente sul piano mediano può, quindi, avvenire tramite lo spettro del segnale e sfruttando la presenza di tali zeri nella funzione di trasferimento.

Il secondo componente dell’orecchio esterno, il condotto uditivo, è un canale, approssimativamente circolare, aperto dalla parte del padiglione e chiuso all'altro estremo dal timpano. Nell'adulto la sua larghezza è di circa 0.7 cm, con una lunghezza di circa 2.7 cm. Un terzo del canale uditivo (quello esterno) è di natura cartilaginea, mentre i due terzi interni sono ossei. II punto a sezione minore è nella congiunzione tra parte cartilaginea ed ossea (istmo) per cui la sua sezione è, in realtà, a forma di due coni riuniti per il loro apice tronco. Il condotto permette alle onde di pressione di raggiungere gli organi interni dell’orecchio con una funzione di trasferimento che, però, non risulta piatta in frequenza. Infatti, in un condotto chiuso ad una estremità ed aperto dall'altra, si instaurano risonanze che interessano segnali aventi lunghezza d’onda multipla di quattro volte la lunghezza del canale. Dalle dimensioni del condotto si ricava che la sua prima risonanza si ha per segnali a frequenza di circa 3 kHz. In conseguenza, per segnali a tale frequenza si ha un guadagno acustico tra ingresso del canale e timpano (e quindi un massimo di sensibilità) che può raggiungere i 10 dB.

Il condotto uditivo termina sul timpano, che è l’organo che separa l’orecchio esterno dall'orecchio medio. L’orecchio medio è costituito da una cavità di circa 2 cm³ (cassa del timpano) che racchiude la catena degli ossicini (martello, incudine e staffa). La cassa del timpano (contenente aria) è limitata da un lato dal timpano e dall'altro dalle strutture dell’orecchio interno. La pressione al suo interno è regolata dalla tuba di Eustachio, che la collega alla gola. Il timpano è responsabile della trasduzione del suono da variazioni di pressione a lavoro meccanico. Esso è costituito da una membrana cartilaginea, leggermente ellittica, di circa 9 mm di diametro. Le vibrazioni prodotte sul timpano dalle onde di pressione incidenti sono trasmesse dagli ossicini verso l’orecchio interno. Tramite un effetto leva da parte degli ossicini, ma soprattutto grazie alla differenza di superfici tra timpano e punto di appoggio