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6 - Codifica per modelli 207

Fig. 6.1 - Vocoder di canale e per formanti.

Per l’identificazione della sorgente, invece, si possono seguire strade differenti. Una possibilità è quella di determinare il modulo dello spettro del segnale (ignorando l’informazione relativa alla fase), per poi procedere alla ricostruzione del segnale tramite generatori sinusoidali. Per un fissato intervallo di tempo, l’ampiezza del segnale prodotto da ciascun generatore è determinabile tramite opportuni filtri passabanda (vocoder di canale) (fig. 6.1).

Utilizzando, ad esempio, 16 sottobande con intervalli di 20 ms e codificando la potenza su 8 bit, il flusso numerico generato risulterebbe di 6400 bit/s. Prestazioni migliori dal punto della riduzione del flusso numerico possono essere ottenute codificando la posizione e l’ampiezza delle sole formanti (vocoder per formanti) (fig. 6.1). I vocoder che operano nel dominio della frequenza, pur se caratterizzati da elevati rapporti di compressione,soffrono di una cattiva qualità del segnale generato.

È possibile realizzare una differente codifica per modelli operando l’identificazione della sorgente nel dominio del tempo (fig. 6.2). In tal caso, la sorgente viene identificata in funzione dei coefficienti del suo modello AR e dell’ingresso. Per la rilevazione di tali grandezze possono essere utilizzati gli algoritmi sviluppati a proposito delle codifiche predittive, in quanto è stato mostrato come:

  • dalla struttura del predittore è possibile risalire alla struttura del modello AR della sorgente;
  • il residuo di predizione fornisce l’eccitazione del filtro.