Pagina:Codifica numerica del segnale audio.djvu/303

Da Wikisource.

7 - Codifica nel dominio della frequenza 285

raggruppare i fattori di scala, vengono definite due “classi”, date delle differenze tra i fattori di scala del primo e secondo sottoblocco e tra il secondo ed il terzo sottoblocco. In funzione del valore di tali classi, è possibile trasmettere non tutti i tre fattori di scala, ma solamente alcune loro combinazioni. Ad esempio, è possibile trasmettere solo il primo, il primo fattore di scala, solo il secondo, il massimo dei tre, ecc. Ovviamente è necessario trasmettere 1* informazione su quali raggruppamenti sono stati effettuati tramite una Scale Factor Selection Information (SCFSI), codificata su 2 bit per ciascun blocco. Tale informazione è inserita nella trama tra l’allocazione ed i fattori di scala (fig. 7.14).

Fig. 7.14 - Formalo della trama per il Layer II della codifica MPEG-1/Audio.

Un’ulteriore compressione è ottenibile nella codifica delle ampiezze dei campioni. Infatti, nel caso si utilizzino quantizzazioni su pochi bit (3, 5 o 9 livelli), vengono raggruppate le uscite di ciascuna sottobanda in blocchi di 3 campioni consecutivi, chiamati granuli, codificati tramite un unico codice.

Campo di applicazione del Layer II è nella codifica di segnali per trasmissioni broadcast (Digital Audio Broadcasting: DAB) a 128 kbit/s per canale o con 4 canali a 192 kbit/s su di un unico canale DSR (Digital Satellite Radio) non compresso.

7.3 CODIFICA PER TRASFORMATE
7.3.1 Generalità sulla codifica per trasformate

Si consideri una trasformazione espressa tramite una matrice A di dimensioni NxN che, a partire dal vettore di N campioni x= {x(0), x(l),..., x(N - 1)}T fornisca un vettore di coefficienti y di pari lunghezza

  (7.30)