Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/334

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ancora la differenza et la maggioranza sua in molte cose a questi tempi da tutti gli altri passati, ho voluto che così racconcio, accresciuto et migliorato comparisca in pubblico» (»). L’opera del Ruscelli non si limitò a modificare sistematicamente la grafia e l’interpunzione e a correggere evidenti errori delle edizioni che aveva sott’occhio, ma si estese ad una completa revisione del lessico e, quel che piú valse a dare al testo venuto nelle sue mani una fisionomia tutt’affatto diversa dall’originaria, ad un arbitrario rimaneggiamento di frasi e di periodi, lá dove le stampe presentavano lacune e nonsensi, che nessun codice ms. piú corretto gli permetteva di sanare. Cosi nessuna grazia trovano presso di lui i latinismi frequenti nei quali si imbatte e che vengono sempre sostituiti dalla corrispondente parola di uso corrente ( eversioni rovine, peculiare proprio, vetustissimo antichissimo, venia perdono, iattura danno, diversorii abitazioni, instrutti informati, exprobrare rimproverare, ecc.): né sorte migliore tocca ad altri vocaboli, che ai bene educati orecchi del purista cinquecentesco non sembrano sufficientemente agghindati e tirati a pulimento. E non meno arbitraria (e talora amena) è l’opera sua, lá dove le edizz., per imperizia o poca diligenza degli stampatori e dei curatori, dánno un testo addirittura guasto, e talvolta incomprensibile: come, per limitarmi ad alcuni esempi, nei seguenti punti, nei quali basterá mettere a confronto la lezione delle prime edizioni con quella del testo datoci dal Ruscelli, perché il lettore abbia un’idea del rimaneggiamento profondo fatto subire da questo all’opera collenucciana:

Edizioni del primo gruppo Ediz. ruscelliana del 1552
(c. gb) Veramente, Illustrissimo Signore, le mutationi de li stati, e (c. ib) Dico adunque, che le mutationi degli stati e la varietá de’


(1) Piú precisi ragguagli sui criteri che lo guidarono nella sua opera di raffazzonamento del testo affidato alle sue cure, ci dá poi il Ruscelli nel Brieve discorso, che è a p. 206 del volume; nel quale, dichiarandosi lieto * di aver restituito questo autore alla integritá della sua lettione et alla puritá della lingua, con quegli altri giovamenti, che ciascuno potrá conoscere essergli stati da luí fatti di non poca importanza», manifesta anche il proposito di accingersi» con l’aiuto di Dio» a una nuova edizione del Compendio, con l’aggiunta della € historla delle cose seguite dal tempo, ove il Collenuccio finisce, fino a questi nostri», e con altri miglioramenti. Proposito, questo, che, come è noto, fu invece attuato da Tommaso Costo nelle edizz. del 1591, del 1592 e del 1613.