Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/58

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altra intenzione verso Narse ne veniva Teia, avendo anche lui deliberato di passare il monte per soccorrere Cuma: onde dubitando di non esser assediato e rinchiuso in Luceria, uscendo fuora si pose sopra il fiume li vicino chiamato Fortore e fortificò per sé un solo ponte che vi era. Narse, giá calato dal monte, in un subito fu da l’altra ripa del fiume accampato. Aveva Teia per il ponte questo avvantaggio, che in sua facoltá era a sua posta o assaltare il campo di Narse o estendere l’esercito per fare fatto d’arme; ma avea questo disvantaggio, che le vittuaglie le avea da Siponto per via de l’armata di mare, che quasi trenta miglia poi per terra venivano, e l’armata spesse volte per li mali temporali bisognava si scostasse, onde qualche sinistro di vittuaglia ebbe a le volte l’esercito di Teia. Ma un caso sopra tutto li tolse Tarmata. Imperocché essendo un di per fortuna sforzata di entrare nel porto di Brundusio e avendo salvocondotto da’ brundusini, in quello secura si stava; li brundusini, i quali insino a quel di erano stati ambigui e poco fedeli a l’imperio, e manco a li goti, per guadagnarsi con un notabile atto la grazia de l’imperatore, tutti li patroni de Tarmata contra la fede datali miseno in prigione: per il che mai piú de Tarmata i goti si possetteno valere. Mosso da queste difficoltá, Teia ridottosi al monte di Luceria e provocato a necessitá di combattere per le vittuaglie e impedimento del saccomanno che li davano li cavalli di Narse, due mesi poi che erano stati in quel modo ambo li eserciti, una mattina a l’improvviso su ’l levar del sole, calò del monte e assaltò l’esercito di Narse. Fecesi il fatto d’arme crudele e sanguinoso tutto il di sino a la notte senza determinata vittoria: benché cominciassino ad allentare li goti per la morte di Teia, il quale facendo maravigliose prove de la sua persona in mezzo de li inimici, e volendo mutare lo scudo, che per le molte saette e altri passatori che in esso erano, troppo pesava, nel scoprirsi fu passato a traverso da una lancia. Stetteno una notte in arme ambidui li eserciti e al primo spuntar del sole il di sequente ricominciorno il fatto d’arme, il quale quel di fu ancora piú crudele