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SONETTO XIV.


Amen.


Così fia, così fìa: mi dice il core
     Al sommo Cielo le tue preci andaro,
     E sì di Dio le viscere toccaro,
     4Ch’egli piegossi al tuo supplice ardore.
Quando ei vede dall’alma uscirne fuore
     Fiammelle d’olocausto intero, e raro
     Per l’uomo, suo, diletto pegno, e caro
     8Che non farà l’Onnipotente Amore?
Se contra me staranno armi, ed armati
     E sorgeranne incontro aspra tempesta
     Non saranno miei spini abbandonati.
12Che benché da me nulla io possa o vaglia.
     Iddio co’ doni suoi, alti, e beati
     Fa, che con lui in bella speme io saglia.


FINE.




LIBRI VARJ


FIRENZE


Memoria premiata del Sig. Giuseppe Tavanti in Risposta al quesito ec. proposto dalla R. Società Economica di Firenze detta dei Georgojiliec. Firenze 1807.


In conseguenza di altra Memoria dello stesso Autore che la medesima Accademia aveva coronato Nel 1805. per la descrizione sistematica