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DOPO IL TEATRO




Alfredo, Gino e Ida entrano tutti e tre insieme nella stanza preceduti da Bettina, che va a posare il lume sulla tavola.


Alfredo (levandosi il cappello e il paletò). Com’hanno recitato bene! ma proprio bene!...

Ida. Quanto ci siamo divertiti, Bettina mia!... Che bella. commedia!....

Gino. E la farsa dove la lasci? Se tu avessi visto, Bettina, il brillante della farsa! Chi sa quanto tu avresti riso! Figurati! gli è venuto fuori in maniche di camicia, e ha detto che dal freddo tremava tutto come un pezzo di gelatina. Te lo immagini un brillante di gelatina? (ridendo di genio).

Bettina. E la commedia era bella davvero!

Ida. Alfredo, diglielo tu.

Alfredo. La commedia era bellissima: ma io dico la verità, avrei sentito più volentieri un dramma.

Ida. Perchè un dramma?

Alfredo. Perchè i drammi mi piacciono di più.

Gino. Anch’io mi diverto di più ai drammi: almeno si piange. Ma, più di tutto, mi piacciono le tragedie.

Alfredo. Le tragedie? O dove le hai viste tu, le tragedie?