Pagina:Colonna - Rime, 1760.djvu/13

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celebrò con isplendido apparecchio e con gran festa le nozze, da amendue gli Sposi desiderate, correndo l’ anno diciassettesimo1 dell’età loro.
Questa ragguardevole Coppia non ebbe forse pari in Italia di que’ tempi, perciocchè siccome Vittoria per le accennate sue doti sollevavasi sopra tutte l’altre del suo sesso; così il Marchese suo Sposo, oltre che in costumi, ed in ogni maniera di buone Lettere 2 avea pochi eguali tra’ suoi coetanei; datosi ne’ primi suoi anni all’ esercizio dell’armi, diede sì certe e belle speranze del suo valore, che ancor giovinetto ascese ai supremi gradi nella milizia 3, ed allorchè morte lo colse nella sua più bella età, era già salito in riputazione del più saggio, e prode Capitano del suo tempo.
La sua generosa natura, che lo inclinava a sì fatti esercizj, non lo lasciò lungamente in riposo dopo le sue nozze, dalle quali per qualche tempo avea indarno aspettato d’aver figliuoli; poichè svegliatasi in Italia la guerra Francese, non volle trascurare sì bella occasione, onde dar saggio del suo valore,

  1. Giovio nella Vita del March. Lib. 1.
  2. Giovio ibid. Bullart ibid.
  3. Di ventun anno fu eletto alla carica di Capitan Generale de’ Cavalleggieri V. la nota (15).