Pagina:Colpo d'occhio a Roma.djvu/73

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Chiari. Nel vasto Convento è la più grande e più bella cisterna di Roma che può contenere 16000 barili d’acqua. Alla così detta Bocca della Verità, ove esistette il Tempio della Pudicizia, giace l’antica Basilica di S. Maria in Cosmedin, eretta da S. Dionisio Papa, e credesi che quì avesse Cattedra S. Agostino. È a 3 navi divisa da 2 colonne, ricchissima di reliquie di Ss. Martiri; ed altre molte, con il corpo di S. Cirilla figlia di Decio, si vedono nella sotterranea Chiesa, la quale stette ignota 200 anni, e fu riaperta nel 1717. Il pavimento del Tempio superiore è di fino marmo, rabescato di variopinti musaici. L’immagine di Maria SS. recatavi dall’Oriente, è una delle più belle pitture della greca scuola. Il quadro Campanile è lavoro del VII secolo. Da un lato della Piazza, mirasi un’antico rotondo edificio con 19 colonne corintie, del circuito di 156 piedi benissimo conservato, e che si crede essere il Tempio di Vesta, eretto da Numa Pompilio Secondo Re di Roma; ma i più lo dissero Tempio d’Ercole Vincitore. Ivi presso è la Chiesa di S. Maria del Sole formata di belli quadri di marmo greco, con 20 esterne colonne di marmo pario, e nell’altare si venera l’effige di Nostra Signora bellamente dipinta in carta. Poco più oltre a destra è il Tempio della Fortuna virile, costruito da Servio Tullio IV Re dei Romani; oggi cambiato in Chiesa di S. Maria Egiziaca ed ha 4 colonne di fronte, 7 di lato, ammirandovisi il modello del santo Sepolcro di Gesù. Di prospetto è la casa abitata da Niccola Gabrino figlio di Lorenzo, e perciò detto Cola di Rienzo Tribuno del popolo, la cui infelice sorte ci ricorda, quanto volubile sia la plebe, e come l’intrigo prevalga ognora al merito, e come la prepotenza nonmeno usurpa sul debole i più sacri diritti! Volendo visitare la bella Chiesa di S. Spirito in Sassia eretta nel 1198 da Innocenzo III, ricca di marmi del Palladio, con pitture dello Zuccari, dell’Agresti, del Cavallucci, ed ha un quadro campanile con campanone di dolce voce, è d’uopo passare Ponte S. Angelo, o Ponte Elio, il più bello dei Romani ponti, ove con