Pagina:Commedia - Inferno (Buti).djvu/166

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toria, e col gonfalone della croce che significava che avea triunfato in sulla croce, del dimonio nostro avversario. Trasseci l’ombra del primo parente; cioè l’anima d’Adam, che fu il primo padre dell’umana specie. D’Abel suo figlio. Qui è da sapere che Abel fu secondo figliuol d’Adam e d’Eva: imperò che il primo fu Cain1, e lo secondo Abel; lo qual Abel pastore fu per invidia ucciso da Cain, e questo Abel fu pianto da Adam e da Eva cento anni in una valle, che per questo fu chiamata valle di lacrime. Abel pastore, perchè Idio aveva comandato ch’elli facessono sacrificio, li sacrificava volentieri de’ migliori animali della mandria, et Idio accettava il suo sacrificio, e prosperavalo di bene in meglio; ma Caino ch’era avaro offereva delle più triste spiche del campo, e facevalo mal volentieri, e però ogni cosa li andava di male in peggio; onde mosso per invidia del bene del suo fratello Abel, ad odio l’uccise, sicchè Abel fu il primo ch’entrasse nel limbo: Cain poi fu morto et andò l’anima sua nel profondo dell’inferno; e così finge l’autore, e però dice che, quando Cristo spogliò lo limbo, ne cavò l’anima d’Abel figliuolo d’Adam. e quella di Noè. Incomincia a contare di quelli della seconda età che dura da Noè infino ad Abraam, e dice che Cristo ne trasse ancor quell’ombra; cioè l’anima di Noè, lo qual Noè solo fu trovato giusto nella sua generazione; e però Idio volendo punire l’umana specie per diluvio d’acque, essendo già Noè d’anni ottocento, et avendo tre figliuoli; cioè Sem, Cam e Iafet, comandò che facesse un’arca molto grande che fosse alta trenta2 gomiti, e lunga trecento gomiti, e che vi facesse molte mansioni, sì che vi capesse elli e la moglie e’ figliuoli, e le mogli de’ figliuoli, e di tutte le specie di animali, che non nascessono di corruzione di terra, due; cioè il maschio e la femmina, e penolla a fare cento anni, e poi che l’ebbe fatta, abitò in essa elli e la famiglia sua e due di ciascuna specie di animali. E così venendo il diluvio dell’acque che coperse li monti più alti di quindici gomiti, riservossi l’umana specie delli animali in quelli dell’arca et uscinno3 fuori, quando fu cessato il diluvio, e riempiette il mondo. Noè e Sem abitarono in Asia, Cam in Affrica, Iafet in Europa; e perchè Noè fu giusto, però fu di quelli del limbo, e trattone poi da Cristo. Di Moisè legista et ubidiente. Passa ora l’autore alla terza età, che durò da Abraam in sino a Moisè, e conta

  1. C. M. Cain agricola, lo qual per invidia uccise, e questo Abel pianse Adamo ed Eva.
  2. Nel nostro codice e nel Magliabechiano mancano i numeri dell’altezza e lunghezza dell’arca, i quali noi abbiamo intramessi, giusta quello che ne dice il Genesi.  E.
  3. uscinno equivale ad uscirono. La terza persona plurale del perfetto nell’indicativo risultava talora dalla terza singolare, con l’aggiunta della sillaba no, che poi fu scritta ancora con due n.  E.