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questa pena, ch’elli sieno in continuo circulare movimento e che
vadano lentamente e piangendo, e sieno dipinti di fuori e nella
vista stanchi e vinti; e ch’abbino in dosso cappe con cappucci
grandissimi in fino alli occhi, dorate di fuori e d’entro di piombo
gravissime a portare. E questa pena debitamente risponde a tal peccato: imperò che come nel mondo non puosono fine alli loro inganni;
ma sempre andarono d’inganno in inganno; così di là continuamente
vadino e non abbino mai riposo: e come ebbino lentezza nel mondo
alle virtù et ancor nelli atti di fuori, per mostrarsi ben modesti;
l’abbiano di là ancora al lor tormento. E come di qua alcuna volta
piansono simulatamente per mostrarsi compassivi; così veramente
piangono di là per le pene e per li tormenti. E come nel mondo si
sono mostrati di fuor con le cappe grosse e stracciate, per mostrarsi
stracciatori et ancora sprezzatori delle cose del mondo, e di sotto
ànno portate le cose dilicate; così per lo contrario nell’inferno le
portano dipinte et indorate di fuori, e d’entro di piombo coi cappuzzi
nelli occhi, perchè così sono iti nel mondo; grandi per maggior pena
in vendetta delli cappuzzetti ch’ànno portati nel mondo, per infignersi e simularsi dispregiatori delli apparati e pompe del mondo;
stanchi e vinti sono nell’inferno per la pena sì, come di qua nel
mondo si sono mostrati per parere uomini di gran penitenzia. Et
allegoricamente tutte queste pene vuole dimostrare essere nelli
uomini del mondo, che sono ipocriti: imperò che sono tre spezie
d’ipocriti, che l’una è più grave dell’altra. La prima è di coloro che
si mostrano buoni di fuori, e sono rei d’entro: però che mostrano1
nelle viste di fuori virtuosi, mostrando d’amare e temere Idio, e
nell’opere occulte sono viziosi e mondani. Alcuni si mostrano2 nelli
atti esteriori et interiori; ma fannolo per esser lodati dal mondo, non
per piacere a Dio. Et alcuni sono ipocriti per non parere ipocriti,
come se tu domandassi a questi così fatti: Digiuni tu oggi? Et elli
non digiunando, risponda: Idio il sa; ecco che usa doppia ipocresia:
imperò che non digiunando, vuole mostrare che digiuni; e perchè
tu gliele creda meglio per mostrare che non sia ipocrita, usa l’altra
ipocresia, dicendo: Idio il sa. E de’ primi si può dire ch’abbino le
cappe d’oro di fuori, e d’entro di piombo, perchè mostrano di fuori
buoni, e d’entro sono rei; e sono gravati nella loro coscienzia dallo
inganno che fanno, che tuttavia sono rimorsi dalla coscienzia. De’
secondi si può dire che sieno dipinti: imperò che ciò che fanno lo
fanno per piacere al mondo. E de’ terzi si può dire che sieno l’altre
- ↑ Mostrano; si mostrano, maniera d’usare i verbi transitivi assolutamente, non senza proprietà e grazia nei Classici nostri. E.
- ↑ C. M. si mostrano buoni nelli atti