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INFERNO. — Canto XXIV. 389

tolto, sichè fa contraria compassione di giustizia. La seconda è che lo furto è commesso con fraude in quanto ello è occulto, con dolo in quanto elli tolle la cosa al prossimo suo, e per consequens ello è contrario di caritade e così segue ch’ello è peccato mortale, con ciò sia cosa che li peccati mortali sono quelli che contradiceno alla verità.

Veduto quali modi de’ maltolti è appellato furto, è da sapere che comunemente quelli che usano tale atto sono appellati ladroni, della pena de’ quali intende l’autore, sicome è detto, trattare nel presente capitolo, e fare distinzioni d’essi in tre modi e condizioni.

L’una condizione è quelli uomini li quali abitualmente sono ladroni, e mai da questo abito non si parteno, che sempre pensano a furare, e così se ne dànno ogni opera ch’elli possano; e questi punisce elli con serpenti e bestie, in le quali elli si trasmutano, e mai non fanno partito da tal trasmutato, sichè demostrano serpi, imperquello che sicome lo pensiero e l’atto del ladro è fraudolento e occulto, così li punisce con serpi, che è fraudoloso, sicome fu quello che tentò Eva, ed eziandio è venenoso e occulto in quanto in esso non appare lo veneno.

La seconda condizione è quelli clie eleggeno quando denno fare alcuno furto; e alcuna fiata dubitano perchè distingueno lo male a che elli incorrono; e questi punisce elli similemente con serpenti ma in altro modo, imperocch’elli hanno diversi atti da’ primi, che fa unire lo serpe con essi a mostrare che de’ uomini sono fatti serpenti, e che hanno sottomessa la ragione a quel vizio. E soggiunge: più individui in uno individuo. Lo quale modo di trasmutazione, mai non pose nè Ovidio nè alcuno poeta.

La terza condizione è quelli che non sono abituati, e non elegeno, ma senza alcuna distinzione quando si vegiono destro continuo furano e dopo lo furto si penteno. E questi similemente punisce elli con serpenti, li quali continuo e successive si trasformano in uomini e uomini in essi, sicome apparirà nella esposizione del testo, a demostrare quando si penteno tornano uomini, quando hanno lo volere a furare si trasformano in serpenti.

In questo capitolo punisce elli pur questa terza condizione; in lo seguiente punisce elli le due altre condizioni con forma poetica nel suo detto.