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392 INFERNO. — Canto XXIV. Verso 19 a 21

Che come noi venimmo al guasto ponte,
     Lo Duca a me si volse con quel piglio 20
     Dolce, ch’io vidi in prima a piè del monte.




polo artico, però non sappiamo se quella altra è abitata; tiensi che non, perchè è coverta d’acqua.

Sichè chiaro appare come lo sole, quando è in li segni che declinano verso lo polo artico, sta più tempo sovra terra, e meno sotto terra, e per consequens li die sono maggiori che le notti; e quand’elli è ne’ segni che declinano verso lo polo antartico, elli stae più tempo sotto terra che sovra, e per consequens sono le notti maggiori del die: e quando lo sole è in questi segni che toccano lo equatore, elli sta tanto tempo sotto terra come sopra terra, e per consequens sono li die eguali colle notti, sicome chiaro appare in la presente figura.

Or vuole dire l’autore, volendo nel suo poema adurre uno esemplo, ch’elli aviene nel tempo quando è lo sole in Aquario e sono maggiori le notti che li die: ma perch’ello è in moto e va verso lo seguo che tocca 1’ equatore, là ove è mezzo lo tempo die, e 1’ altro mezzo notte, però dice che le notti sen vanno, cioè vanno allo mezzo die, quasi a dire che le notti decrescono.

V. 4. Descritto lo tempo di questo suo esemplo per astronomia mo lo vuole distinguere per gli ettetti, li quali sono più cognosciuti per ogni persona, che le cagioni astrologhe e naturale, per lo Filosofo in Phisicorum, primo: Cognitio nostra incipit ab effectibus. E dice: Quando la brina in sulla terra assempra l’imagine di sua sorella bianca, cioè quando la brina imbianca la superficie della terra, tutto a simile come fa la neve; sichè in tale parladura mette la brina sorella della neve. Or sicome appare nella Meteora d’Aristotile, la rugiada, la brina, la neve e la tempesta sono vapori umidi ascesi nella seconda regione dell’aire, e secondo la loro qualità e quantità ed eziandio la età del tempo si diversifica in essere o neve o brina etc., sichè d’una maniera d’esalazione nasceno, e però dice l’autore e appellate sorelle.

6. Quasi a dire che la brina è generata da vapori si sottili che picciolo calore del sole o riscaldamento d’aire la fa cambiare colore, quasi a dire differenzia è in brina dalla neve che la brina tosto si disfa, la neve dura più spazio di tempo.

7. Or qui dice suo esemplo, come appare nel testo, che colui che conviene faticarsi per sua vita trarre, sta continuo in esercizio, e quando vede lo tempo non conformarsi a suo intento, si lagna: poi quando vede tornare la conformazione torna in speranza; sicome appare nel testo, lo predetto villano veggiendo essere brinati li prati e l’erbe, si lagna, quasi a dire: lo tempo non è conforme, poi stando una pezzetta, ritorna a guardare di fuora, e trova che lo colore del sole l’ha resoluta, sichè prende speranza, e dice: ben faremo omai.