Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/50

Da Wikisource.

— 46 — Laurenziani. XC. 115. Qui aduce per exemplo che siccome molte volte i stolti stando presso al foco et freg-iano sullarso de cioclii o ceppi per la qual freg’atione molte faville appaiono et ellino sasrurano dicendo cotanti agnelli cotanti porcielli cotante migliaia di fiorine doro et cossi • 1 • • passano cossi altre anime sciesino sopra lo. M. facendo fralloro grande scomescidata feceno de loro lo capo et lo collo duna aquila si come appare quie. XL, 76. Qui aduce per exemplo che siccome molti stolti stando apresso al foco e si freg-ano ne toppi ardenti per la qual freg"hazione molte faville appaiono e quello sagfuriano dicendo tantang-noli portessono l’anima mia cotanti porcelli e tanti fiorini avessi io et che vanno lo loro leg-g-ereze COSI altre sciesono sopra lo. M. faccendo di loro mescolara feciono di loro el capo collo duna aquila. Sanese 1. VI. 32. Qui aduce per exemplo che sicome molti stolti stanno appresso al fuoco et freg-ano in su larso de tizoni per la quale fracatione molte faville appaiono et ellino sag-urano dicendo cotanti ag-nelli tanti porcelli tante mig-liaia di fiorini doro et cosi passano tenpo cosi altre anime ferono sopra lo M et fermaro la testa el collo dun aquila sicome dice in testo. Tutto questo apparato di saggi varrà a dimostrare ad esuberanza che il Lana è italiano, e che nella mia edizione non ho camminato delle nuvole. Ma ora siamo al maggiore dell’avvocazione, perchè il Witte in quel foglio tedesco malmenò a tutta furia il sapere del Lana, sì nelle cose che dice, sì nella lingua di che si serve per dirle. La impertinente accusa potrei d’un’istante mettere a terra colla sola presentazione delle note che ho posto in corsivo al fine di ogni Canto. Se la lingua dell’Ottimo è così scelta e bella, e originale, e citata e citabile dai canonici preposti a conservare la purezza e la dignità del linguaggio nazionale, e quell’Ottimo è tanta parte del Lana, ch’è assolutamente piìi di essolui che d’altri, non si può quello affermare che l’illustre tedesco di Breslavia affermò, avvegnachè i nomi non trasmutano nò le persone, nò le cose, nò le modificano, e nò le dismettono. Se nelL Ottimo leggete meno spropositi che non leggeste nella Yindelina e nel Codice tedesco, di che egli fa parola, gli è che il