Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/461

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CANTO XXVIII. 325 4. Per li Troiani, e per la lunga guerra Che delle aneli a fé' si alte spoglie (Come Livio scrive, che non erra); 5. Con quella che sentio di colpi doglie Per contrastare a Ruberto Guiscardo; E r altra il cui ossame ancor s' accoglie 6. A Ceperan, là dove fu bugiardo Ciascun Pugliese; e là da Tagliacozzo, Ove senz'arme vinse il vecchio Alardo; 7. E qual, forato suo membro, e qual, mozzo Mostrasse ; d' agguagliar sarebbe nulla Il modo della nona bolgia, sozzo. 8. Già veggia, per raezzul perdere o lulla, Com' i' vidi un, così non si pertugia, Rotto dal mento infin dove si trulla. (SDForfimata.Inf.XXXI: For- tunata valle (dove S-ipion« vinse). Gron. Morel., 360 : Fortunati tempi di guerre e ai sospetti. Co->i neH'an- ticó francese. LOitimo: Perocché più a caso, che per ragione, è stata me- nata. - Fortunale nn in questo s^nso ilBi)ccacci'se vive tuttavia /orfwnoso. 4. (L) Lunga: di 45 anni. (SL) Troiani Ma.. V[: In re- gna Latini Dirdanidne vi"nient Sed non et venisse volent. Bella, hor- rida bella. Et Tybrim muUo spu- inantem sanguine cerno. - Vlil: Heu quantae mi»eris caedei L turenlibus instanl ! l soldati di Turno vinti da Enea, in ea pirle Apuliaejquae di- citur Laurentia. Questt^ parole di Pie- tro sciolgono la difficoltà -€:eogratì«^a, e tolgono la necessità di leggere Ro- mani. — Andla. G'>nv : Quando per la guerra a Annib de, avtn «o oe'duti tanti cittadini, che tre ri'Oygiì d a nella in Africa t>i ano poi tale. — Spo- glie Ft)'<-eil,: Spolta quae aohaerent hosti, ut resttf, ariua^ pecunia. — Lido. Dice tre niogui'^ e v.ezzo , e soggiunge : la fatuu che è piii prot- sima al vero tenne non fo*:<ero piii d'un n.ogoio - [XXXUl, 12]. 5. (L> Quella : gente. (SL) Ruberto. Normanno, nel 4070 circa, vinse i Saraceni, e scon- fisse i Pugliesi , scacciò di Sicilia e di Puglia Alessio iniperatore greco nel 1081: prese Roma nel 1085, dove Arrigo IV teneva assediato Gregorio VII, papa. [G Vili. IV, 48] [Ossa- me. G Vili . VII, 9 ] — Ancor. Tren- tacìnqri'anni douo la rutta, trovavano ancora in? arando le ossa de' morti in quella battaglia di Ceperano. ch'è sui confini della 'ampasna di Roma: dove la terza schiera, eh' era d«'Pa- gliesi, m^noò di fede a Mmfredi , e abbandonò il campo, ond« Garlod'An- giò vins^" il regno nel 4 265 (Vii., VII: Purg. Ul). 6 (SL) [Pugliese. G. Vili., VII, 27.] — Tagliacozzo Castello nell'A- bruzzo ulteriore dove Carlo d'Angló combatté Corradino nipote di Man- fredi, venuto di Germania a riscuo- tere il regno. Alardo di Val Ieri, ca- valiere francese, consigliò Carlo, che con due terzi de' suoi aveva e mbat- tutoe perduto, correre col l'altro terzo sul nemico sbandato al bottino: quin- di la Vittoria che .\lardo vinse col senno e non colla spada. N'^ll'agosto del 1268. Lo nnmina i' Novellino (LIX». G. V.U., VII 26 27. 7. (L» Mostrasse: cui mostrasse un suo membro forato, chi mozzo, non agguogliertbbe il numero e le piaghe della... (sL) Agguagliar. .En., II: Qnis.. possit lacrjjmis acquare labores? 8. (L) Veggia,.. : botte non ò cosi aperta se perde la tavola del fondo nel mezzo, o ne' lati, com' io vidi aperto uno, retto... — Trulla: scor- reggia.