Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/520

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884 INFERNO sopra flamme che sempre ardono (1); altri affissi a una ruota che mai non rista di girare; altri immersi in fossi di metallo bollente (2) ; al- tri rapili dal turbine (3) e buttali in un fiume ove i diavoli li tengono tulTali con grafi! di ferro (4), Nel fondo, un pozzo infuocato che ingoia e poi vomita fuori, le anime vestite di fiamme (5). Ovveio riconosce parecchi de' suoi compagni di guerra (6), e si smarrisce del cuore: e tremando s'afferra a un ponte sospeso sull'abisso, il qual ponle é d'un'asse stretta (7i, che al suo passaggio s'allarga. Il ponte mette a una porta (8) e la porta s'apre; e il guerriero vede un bel giardi- no '9), che è il Paradiso ove Adamo fu, e adesso ci stanno ingiusti, prima ch'entrino in cielo. » Anco in Virgilio i giganti son posti nel- l'ultima profondità: Ilic genus antiquum Terrae, Titania pubes Fui' mine dejecti, fundo volvunlur in imo (10). In questo fondo é luogo a recare la preziosa illustrazione del dotto e buono P. Anronelli ; che dà la misura e dell'ultimo cerchio e delle bolgie, e dichiara il ventinovesimo e il trentesimo Canto. « Posto che undici miglia abbia la circonferenza delia decima bolgia, e ventidue della nona; le altre non sono da misurare in ragione geometrica; giacché, raddoppiando di bolgia in bolgia, la prima verrebbe a aveie un circuito di miglia 5632: e se tale T ottavo girone, il primo eccede- rebbe l'estensione d'un circolo massimo della terra. Dunque crederei che il Poeta, dandoci il valore di due termini contigui d'una serie, abbia inteso somministrarci il primo termine e la differenza della se- rie medesima ; la quale, constando di dieci termini, che sono le dieci bolge, viene a determinarsi anche nel caso di rapporto aritmetico. E risulta cosi; bolgia decima, circuito, miglia undici, raggio uno e tre quarti. Nona, circ. 22, ragg. l\ 1/2. Ottava circ, 33, ragg. 5 ìfi. Set- tima, circ. 44, ragg. 7. Sesta, circ. 53, ragg. 8 3/4. Quinta, circ. 60, ragg. 10 1/2. Quarta, circ. 77, ragg. 12 1/4. Terza, circ. 88, ragg. 14. Seconda, circ. 99, ragg. 13 3/4. Prima circ. 110, ragg. 17 1/2. — La distanza da bolgia a bolgia sarebbe costante; e, compreso l'argine, verrebbe a essere di mi2:lia 1 3/4. Dal raggio, poi, della decima, tolta la larghezza d'essa bolgia, larghezza che è di mezzo miglio, e sottratta anche la larghezza dell' ultimo argine della pendice interposta traesse e il pozzo, la quale può computarsi d'un quarto di miglio, a quanto accenna indirettamente il Poeta risulterebbe un miglio pel raggio del pozzo stesso, e così di Miiglia due la'larghezza doli' ultimo cerchio in- fernale. Notabile che, laddove esli pone una misura circolare, cioè ali 1 nona bolgia si vale dei celebri numeri determinanti il rapporto della circonferenza a! diametro, secondo Archimede; giacché il dire che quella bolgia volgeva miglia venlidue, é un dire che sette n' è prossimamente il diandro; avend'egli dichiaralo nel XVlll esst3r /oh- do il cinghio tra il pozzo e il pie della ripa: e 22 a 7 é il più sem- plice rapporto geometrico tra la circonferenza del cerchio e il suo dia- metro, come insegnava il grande geometra di Siracusa, » Dal muro del pozzo si viene scendendo ancor più giù per diversi gradi, sei'ondo il più gravo misfatto de' traditori : che primi vengono quegli eh' hanno tradito fratelli o altri congiunti nella Caina; poi que* (1) lnr,XIX (6) Inf . III. V, VI. XIII. XV. XVII, (2) Inf, XII, XXI, XXII. XVIll, XIX, XXV, XX\ II, XXXII. (3) Inf.. V (7) Strette le scale che aseentlono il (4) Inf, XXI. XXII. monte delPiirgirorio. Piirg., X. (5) Nel Paradiso è un fiume di luce (8) Inf., IX, X, e Purg., IX, X. in cui l'anime entrano ed escano inch- (9) Purg.,XXVin. briale di dolcezze e d'odori. Par., XXX. (iOÌ F.n , VI.