Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/306

Da Wikisource.
   294 p a r a d i s o   ix. [v. 97-108]   

andò in Oecalia, e vinse lo re Eurito re d’Oecalia et ucciselo e Glauco suo figliuolo, perchè non li volsero dare Iole figliuola del detto re la quale gli aveano promessa, e poi dopo la morte loro la prese; et innamoratosi di questa Iole figliuola del detto re e tanto fu vinto da l’amore suo ch’ella lo fece vestire a modo di femina e filare e ballare colle donne al suono del tamburo, e però s’intende: arse più Di me; dice Folco, secondo che finge l’autore, Quando Iole; cioè quella sua amante, nel cuor; cioè suo, ebbe rinchiusa: imperò che nel cuore sta l’amore. Non però; e perchè à fatto menzione dello amore suo, solve uno dubbio che si potrebbe muovere dall’autore che finge d’averlo udito parlare, e dal lettore che leggesse tale fizione, cioè tale fizione: Tu ti ricordi della tua colpa, come in paradiso si ricordano l’anime della colpa sua? Pare che no: imperò che della colpa s’à tristizia, e la beatitudine non può essere con tristizia, e però a questo risponde dicendo: Non però qui; cioè in questo luogo, cioè in cielo, si pente; cioè s’à penitenzia da quelli che ci sono che non potrebbe essere senza tristizia, e qui non può essere se non litizia; e però adiunge: ma si ride: imperò che qui è continua letizia, e dimostra di che sia questa letizia, Non de la colpa: imperò che de la colpa non si può ridere, che; cioè la qual colpa, a mente; cioè a la memoria, non torna; cioè non ritorna: imperò che per la colpa è sodisfatto 1, unde è cancellata, Ma del valor; ecco di che si ride, cioè del valor divino, cioè della potenzia d’Iddio, che ordinò e provide; cioè che ordinò per sì fatto modo la natura, che li cieli mandasseno giù nelle cose naturate, cioè negli elementi e ne le cose dementate, ne li animali bruti e ragionevili e ne l’altro cose sì le sue influenzie, che li producesseno ad essere, conservasseno a tempo e notricasseno, e nei cuori umani le influenzie che li disponessono à le virtù; e provide sì che, s’elli tali influenzie torcessono in male co le loro malizie, che 2 la torsione si purgasse e la influenzia ritornasse ne la sua nettezza, e così tutte le cose Iddio provide ab eterno che ogni cosa riuscisse a bene. E questo è quello di che si ride, cioè che Iddio àne così ordinato e proveduto. Qui; cioè in cielo, si rimira ne l’arte; cioè un’altra volta si mira nell’arte della natura informativa che è nei cieli e nei corpi celesti, ch’adorna; cioè la quale adorna, cioè fa bello et ornato, Cotanto effetto; cioè si grande affetto, cioè quello che viene nel mondo e negli uomini; e ben dice rimira, perchè altra volta l’anno veduto quando

  1. C. M. sodisfatto et è cancellata sì, che non può tornare la memoria sua: l’atto, intorno a che è stata la colpa, non si dimentica, come è stato detto, Ma del valor;
  2. Qui la particella che è ripetuta per meglio fare avvertito il collegamento delle proposizioni. E.