Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/461

Da Wikisource.
     [v. 70-87] c o m m e n t o 449

cioè la volontà, e ’l senno; cioè l’apprensione che si fa in noi per li sentimenti, e ne’ beati per la contemplazione mentale che ànno in Dio infine che staranno senza li corpi, e poi che saranno coi corpi aranno la contemplazione mentale e la visione corporale; sicchè vuole dire: La voluntà vostra e l’apprensione, che avete avuto di me et in verso di me, Come la prima qualità n’apparse; cioè altresì tosto come prima mi vedeste; e questo dice, perchè li sentimenti in noi apprendeno per le qualitadi obiette di fuori, come dice Boezio nel v de la preallegata opera, quando dice: Quod si in corporibus sentiendis, quamvis afficiant instrumenta sensuum extrinsecus obiectae 1 qualitates, animique agentis vigorem passio corporis antecedat, quae in se actum mentis provocete excitetque interim quiescentes intrinsecus formas, si in sentiendis, inquam ec. — D’un peso per ciascun di voi si fenno; cioè in ciascheduno di voi beati: come mi vedeste, tanto apprendeste di me quanto voleste, e tanto mi poteste mostrare di carità, quanto voleste: imperò che in voi lo potere risponde al volere; et assegna la cagione: Però ch’al Sol; cioè Iddio, che è sole e fonte di luce e di splendore, che v’allumò; cioè vi diede la virtù del cognoscermi, et arse; cioè riscaldòvi in verso di me col caldo della sua carità; e però dice: Col caldo; cioè della sua carità; e dèsi recare all’arse— , e co la luce; cioè co la virtù del cognoscere; e dèsi referire all’allumò — ; en sì equali; cioè sono sì equali l’affetto e’l senno; cioè lo volere e l’operare: Iddio così fa come elli vuole, e così li beati come vogliano così operano: però che sono illuminati da Iddio in quello che debbono volere, e sono infiammati di carità da lui ad amare come volliano, Che tutte simillianze sono scarse; cioè difettive e con 2 mancamento: in tanto in Dio è simile lo volere e l’operare, che nessune cose sono sì perfettamente simili. Ma vollia; cioè voluntà, et argomento; cioè operazione, nei mortali; cioè nelli omini, che sono mortali, che sono nel mondo che viveno, Per la cagion ch’a voi è manifesta; cioè per la cagione, che è manifesta a voi beati, Diversamente son pennute l’ali; cioè non sono equali e non si possano parimente stendere: imperò che l’uomo non può tanto operare, quanto può volere; e la cagione è che la voluntà è puro atto libero de l’anima, e così amare:

  1. obiectae forinsecus qualitates,
  2. C. M. con mancamento sono tutte le similitudini per rispetto di questa; cioè che la volontà e l’apprensione in Dio è equa le in tanto che nessuna cosa è sì equale; e così ne’ beati che apprendeno quanto vuole Iddio e vogliano quello che vuole Dio. E però come Dio può ciò che vuole e tanto quanto vuole; così li beati quanto volliano possano e quel che volliano, e la loro volontà è modificata: imperò che non volliano se non quello che vuole Dio che voglino. Ma vollia;