Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/484

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primo, e che stesse in Fiorenza e facessevi cavalieri come l’autore dice. E questo è secondo Ioanni Villani fiorentino nella sua Cronica nel lib.° iv cap. xciii.

C. XVI — v. 46-57. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come messer Cacciaguida, continuando lo suo parlare, rispuose a la terza dimanda fatta da lui di sopra; cioè quanto era Fiorenza al tempo suo, dicendo così: Tutti color; cioè tutti quelli cittadini ch’a quel tempo; cioè quando li miei vennono ad abitare nel luogo detto di sopra, che fu quasi quando Fiorenza si convertitte a la fede di Cristo, che fu nel 350 da la edificazione di Fiorenza che fu innanti l’avvenimento di Cristo per 70 anni, sicchè da la incarnazione di Cristo a 280 anni si convertitte Fiorenza a la fede di Cristo, e di questo tempo intende l’autore quando dice a quel tempo eran ivi; cioè in Fiorenza, Da portar arme; cioè uomini fatti da diciotto anni in su e da 70 in giù, tra Marte e ’l Batista; cioè in quello tempo, che Fiorenza era per lassare lo culto dell’iduli e di Marte iddio de la battaglia, lo quale avevano dato loro et avevano posto la sua imagine di pietra nel tempio, dove è ora la chiesa di santo Ioanni Battista in su uno pilastro in su quattro colonne, e venire al culto di Cristo quando si tolse la detta imagine del detto tempio, e puosesi in su una grande torre di Fiorenza, e lo detto tempio si consecrò sotto ’l vocabulo di santo Ioanni Batista, Erano ’l quinto; cioè la quinta parte, di quei; cioè cittadini, che; cioè li quali cittadini, son vivi; cioè ora che corre 1300, sicchè saputo lo numero di quelli a quel tempo, cioè 1300, erano vivi, si saprebbe lo numero di quelli che furno nel 280. E che s’intenda del 1300 chiaro è che l’autore finge che allora avesse questa visione, la mattina de la notte del venerdì’ santo sopra lo sabbato santo, come è stato dimostrato di sopra; e, secondo dice Ioanni Villani ne la sua Cronica, li cittadini erano allora più di xxx mila, e distrettuali più di lxx mila, sicchè pilliando lo quinto, sarebbono stati li cittadini semilia, e distrettuali, benchè di questi non faccia menzione, ora sarebbono stati quattordici milia distrettuali. Et ora vuole dimostrare che quelli meno erano mellio che gli assai, che sono avale; e però dice: Ma la cittadinanza; cioè la congregazione dei cittadini di Fiorenza, ch’è or; cioè la quale ene a vale, mista; cioè meschiata, Di Campi; cioè dei contadini, che sono venuti a questo tempo e fatti cittadini di Fiorenza, di quella villa che è presso a Fiorenza che si chiama Campi, e di Certaldo; cioè delli terrieri di Certaldo,che è uno castello presso a Samminiato et a Sangimignano, e di Fighine; cioè e de terrieri di Feghino, che è uno Castello posto nel Mugello, venuti ad essere cittadini di Fiorenza, et essenti cittadini di Fiorenza ora con quelli meschiati che furno antichi cittadini di Fiorenza,