Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/177

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c.rto VIII. 167 degli occhi a Beatrice el essa gli avea faeti contenti e certa di se mostrando nei di lei occhi sfavillanti d’amore connivenza e consenso a la luce all’anima beata di Carlo Martello rivolsersi si volsero che tanto s avea promessa che tanto volentieri offerta si era e la voce mia impressa di grande affe cii., e la mia voce, colpita dalla affettuosa offerta , fue fu tale deh che siete vi prego degnarvi dirmi chi siete. L’anima di Carlo fattasi più bella alle parole di Dante risponde che sebbene i destini gli avessero fatto sperare felice sorte in terra, tosto si ricredettero e così faeta quell’ anima di Carlo PIù bella quanta ci quale vid io lei far più come, e quale la vidi io farsi per alegrezza nova per maggiore letizia che essa erebbe che si aumentò quando parlai alle alegrezze sue alla sua beatitudine mi disse così mi disse: il mundo m ebbe gia poco tempo poco vissi o se piu fossi stato se più avessi vissuto molto sara di mal che non sarebbe ora accadono mali, che non sarebbero accaduti. la mia letitia la mia beatitudine mite ten celato mi trasforma sì che non puoi riconoscermi che mi ragia d intorno e me nasconde quasi animaI di sua seta fasciato perché la mia beatitudin coi raggi intorno mi nasconde come il baco da seta involto nel bozzolo suo: assai m amasti et ha- vesti ben onde molto mi amasti ed avesti motivo cli amarmi che se io fossi gia stato che se io fossi vissuto più a lungo io ti mostrava di mio amore piu oltre che le fronde Li avrei mostrato i frutti dell’ amore che mi portavi. \ Quella sinistra riva la Provenza che se lava di Rodano fiume rapacissimo poi che e misto con Sorga dopo essersi unito coli’ altro fiume Sorga presso Avignone, luogo notissimo per le rime del Petrarca, che ivi dimorò molto tempo e cantò — Sorga re de’fonti —per suo signor a tempo maspectava mi aspettava successore nel retaggio di mio padre. L’ italia, bellissima regioDigitized by Google