Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/205

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canto

IX. 19S

tnri in su la terra santa in Gerusalemme, dove Cristo per redimere il genere umano sparse il suo preziosissimo sangue, e morì sulla croce che poco tocca la memoria al papa la qual Terra Santa poco sta nella mente del papa. Bonifacio sedeva allora nella cattedra di san Pietro, e non faceva la guerra ai saraceni che tengono i luoghi santi. La tua città che di colui e pianta che pria volse le spalle al suo Factore e di cui e £ invidia tanto pianta Firenze edificata da colui che si ribellò a Dio, l’invidia del quale fu cagione del peccato di Adamo, che ancora tanto si piange nel mondo produce e spande il maledeclo fiore il forino d’ oro in cui è impresso un giglio ch ha descemate le pecore e li ajni pero che ha faclo lupo dei pastore che avendo generata I’ avarizia nel petto degli uomini, fa traviare i laici, e gli ecclesiastici, e fa diventar lupo il pastore; per questo lEvangeho e i doclor magni son derelicii per questo motivo si sprezzano gli Evangeli, e gli scritti de’ santi dottori e solo se studia a Decretalisi che pare ai br vivagni e soltanto si stu diano le Decretali come lo mostrano le macchie delle dita impresse ne’ margini dc’libri: a questo intende il papa e i cardinali cioè all’ avarizia e non vanno i br pensieri a Nazareth la dove Gabrielbo aperse i ali e non si danno pensiero di riacquistar terra santa, là dove Gabriello volò ad annunziare a Maria il mistero dell’ Incarnazione, ma Vaticano cimiterio in cui fu sepolto san Pietro e molli altri pontefici e I altre parti electe di Roma dove trova usi i corpi de’ martiri che son state cimiterio a la militia che Piero seguelte in cui furono sepolti i martiri nella difesa della fede di Cristo tosto libere flen dal adulterio dal mal accoppiamento della dignità colle ricchezze, trascurandosi per questo la Chiesa. Preconizza ancora la morte di Bonifacio che avvenne Ire anni dopo.