Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/232

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paradiso

rebbe corttdirebbe corto per direbbe poco rispetto al pregio di essa o (orto malamente, ma Oriente se proprio dir vuole ma dovrebbe chiamarla più propriamente oriente. Se un sole chiamasi san Francesco, Assisi ch’ è luogo dove nacque, sta bene che si chiami oriente/ non era ancor molto lontan dal orto non era ancor passato ìolto tempo dal di lui nascimento che comincio a far sentire la terra alcun conforto de la sua virlu. Il sole, anche al suo nascere, comincia a riscaldare la terra, ed a ricreare gli animali, come san Francesco sebbene fanciullo cominci&a sfavillare di belle virtù che per tal donna corse giovinetto in guerra del padre\perchè per la povertà incontrò l’ira del padrepospose l’amore del padre all’amore della povertà da tutti odiata a cui come a la morte, la porta del piacer nessun disserra alla qual povertà nessuno apre la porta del piacere, come non l’apre alla morte, ossia la povertà che nessuno accoglie con piacere, anzi per fuggirla taluno arriva fino a darsi la morte el le si fece unito e la prese per moglie in presenza del Padre e dinanzi a la sua spiritai corte e dinanzi al foro ecclesiastico, ed al cospetto del padre rinunziò ad ogni avere terreno unendosi alla povertà; poscia di dì in dii amo piu forte poi le crebbe amore di ‘) giorno in giorno tanto che mai non l’abbandonò, e di lei non si dimenticò neppure dopo morte. Questa moglie stette vedova privata del primo marito di Gesù Cristo che per primo mostrò di amare la povertà: mille e cento anni e più più di undici secoli si stette dispecla e scura spregiata ed oscura senza invito senza che alcuno la cercasse fino a costui fino a san Francesco. E non pertanto erano stati molti santi Padri ed eremiti che i’ amarono, come san Benedetto, san Macario, san Bernardo, san Damiano, Led altrJ]ima non mai tanto spontaneamente ,ed ardentemente