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paradiso

Della fcde cristiana, il santo atleta, Benigno a’ suoi e ai nimicì crudo: E come fu creata, fu repleta Sì la sua mente di viva virtute, Che nella madre lei fece profeta. 60 Poi che le sponsalizie fur compiute Al sacro fonte intra lui e la Fede, U’ si dotar di mutua salute, 63 La donna, che per lui l’assenso diede, Vide nel sonno il mirabile frutto, Che uscir dovea di lui e delle rede: E perché fosse quale era in costrutto, Quinci si mosse Spirito a nomarlo - Del possessivo, di cui era Lutto. 69 Domenico fu detto; e io ne parlo Sì come dell’ agricola che Cristo Elesse all’orto suo per aiutarlo. 72 Ben parve messo e famigliar di Cristo, Chè il primò amor che in lui fu manifesto Fu al primo consiglio che diè Cristo. Th Spesse fiate fu tacito e desto Trovato in terra dalla sua nutrice, Come dicesse: io son venuto a questo. 78 O padre suo veramente Felice! O madre sua veramente Giovanna, Se interpretata vai come si dice! 81 Non per lo mondo, per cui mo s’affanno Diretro a Ostiense e a Taddeo, Ma per amor della verace manna, 84 In picciol tempo gran dottor si feo, Tal che si mise a circuir la vigna,