Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/249

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canto

XII. 239

per lo mondo non per acquistare i beni mondani per cui mo saffanna pei quali tanto si suda e si corre con affanno di retro ad Ostiense cia Taddeo. Ostiense cardinale commentatore delle Decretali. Taddeo medico fiorentino, chiaro in scienze fisiche, e ch cquistò grandi ricchezze. Veggiamo tutto giorno gli abbati saltare il primo rudimento grammaticale, ed a tutto corpo mettersi allo studio delle Decre(ali in vista di benefici e dignità. Taddeopoi fu compano di Dante, che lesse in Bologna e morì nel 129ma per amor de la verace manna ma per amore della etei’iìa beatitudine, cli’ è la manna del Paradiso. a la sedia che fu .qia benigna più a poveri giusti non per lei ma per colui che siede e che traligna ed alla sede pòntiflcia che fu benigna ai poveri giusti, più di quello che ora è, non per colpa di lei, ma di colui, che su vi siede e traligna non dispensare o due o tre per sei non la fortuna di primo vacante non decimas quw suni pauperum Dei addimandìon dimandò san Domenico di poter clargire in usopio solamente dueotrepercompensare la usurpazione di sei; non dimandò di essere collocato nella prima sedia, nel primo beneficio vacante; non dimandò le decime che sono dei poverelli del Signore ma contro 1 mondo erranfr,4iutto sto addimandò contro del mondo errante licentia di combat1cr per lo seme del qual ti fascian ventiquattro piante il permesso di combattere per la fede,di cui sono frutto le venti- X ,1 quattro piante, i ventiquattro beati spiriti delle corone. Poi con dotrina e con volere insiem/oi ricco di scienza, ed a tutto anim coni officio apostolico si mosse con 1’ autorità delegatagli dal Sommo Pontefice corse quasi torrente eh alta vena preme come torrente sgorga impetuoso, se viene sospinto (la copiosa sorgente. e negli sterpi eretici percosse I impeto suo ed estirpò le piante (teli’ eresia plu vivamente