Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/281

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canto

xiv. 271

giungersi insieme e nel trapasso raggiando, fiammeggiando maggiormente nell’ unirsi, scontrarsi o trapassarsi: quelli che moveansi dal su all’ ingiù incontravano quelli che venivano all’opposto: quelli che partivan dalla destra incontravano quelli della sinistra: cosi le minutie de corpi lunghe ci corte veloci et tarde rinovando vista si vegion qui diritte e torte casi quelle minutissime particelle che si veggono in varie forme moversi e nuotare per entro quelle striscio di luce che entrano dalle porte e fenestre di nostra casa danno un’ idea delle luci che si moveano per la croce; come talvolta si lista talvolta si taglia, si lista l’ombra pci ripari opposti con arte contro del sole I ombra che la gente aquista per sua difesa I’ ombra che 1’ uomo si procura per coprirsi del raggio solare con arte et ingegno in quanto che non imita I’ uccello che si forma il nido per natura sempre nel modo stesso, o la fiera che sempre compone il covile ad una forma. EI una melode una melodia che mi rapiva che mi ponea in estasi sanza Intender lo hinno senza distinguer le parole s aecogiiea per la croce usciva da quella croce da lumi che m apparvero li da quegli spiriti lucenti, che comparivano in essa come qiga e arpa ìn tempra tesa di molle corde come uno strumento musicale con piiì corde insieme armonizzate fa dotee tintinno rende un dolce atpcggio a tal da cui la nota non e intesa a chi non può distinguere le parole del canto. ben m aceore io eh ci era d alta lode ben mi avvidi che quella melodia doveva essere di alto argomento pero che a mi venia giungendomi distinto all’ orecchio resurge et vince risorgi o Dante, e vinci il mondo e te stesso. Vogliono altri che quegli spiriti cantassero — Exurgat Deus et dissipentur inimici ejus. — Ma la lettera non ammette questa interpretazione come a colui che non intende ci ode come avviene a chi sente