Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/315

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canto

XVI. 3O

nobili e del senato, e l’ordine equestre formato dai cavalieri armati. Dante qui parla della nobiltà illustre nel calar ese nel decadere erano illustri, quanto esserlo dovevano maggiormente prima della decadenza? el vidi cosi grandi come antiqui con quel della SeneUa quel del Archa el Soldanieri ci Ardinghi e Bostichi famiglie una volta magnifiche ed antiche, e quindi illustri, giacché l’antichità di nome suppone nobiltà, anche secondo Aristotile/ Ravignani nobili famiglie quasi estinte, dalle quali vennero i conti Guidi, altri nobili ond ee disceso il conte Guido. Per intendere come il conte Guido di- scendesse da questi per mezzo di Guald rada di ser Bilincione bisogna rileggere quanto di questi si disse nell’inferno; equalunqueposcia ha preso del nome del alto Bilincione dai Ravignani venne una famiglia nuova de’Bilincioni, così chiamata dal valoroso guerriero ser Bilincione erano stavano i Ravignani suddetti sopra la porta della vecchia città — porta san Piero. Ora nuovi cittadini vennero ivi ad abitare, cioè i Cerchi, villani prepotenti, de’quali si disse poco sopra, capi della parte bianca che al presente e carca di nova fellonia che ora è piena di nuovi felioni, fatti cittadini di Fiorenza che tosto fla iactura de la barca che presto saranno la perdizione della repubblica de tanto peso per loro grave malvagità. Dante parla della cacciata della parte bianca e de’ Cerchi avvenuta tre anni dopo al tempo in cui parla, e mostra così vaticiiiare riportandosi al tempo di sua visione del 4300, ma tutto era avvenuto quando scriveva. Quel de la Presa sapea gia come regger si uole il primogenito della famiglia della Presa sapeva le arti di ben governare, e non è piccola lode! ci avea Galigaio dorato in casa sua gia lelcio e lpomo e la casa de’Galigai era già distinta di nobiltà: il distintivo loro era la doratura dell’eisa e — VoI. 3. 10