Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/329

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canto

XVII.

materia non vi è futuro contingente dentro al perimetro del vostro mondo tutta ce dipinta nel cospetto eterno che non sia presente alla mente di Dio; e siccome potrebbe obbiettarsi, se Dio prevede ogni futura contingenza, essendo egli infallibile, le azioni non son più libere ma necessarie; egli aggiunge necessita pero quindi non prende se non co’ne dal viso in che si specchia nave che per corrente giu discende pci Torrente però, da questo nostro vedere in Dio gli avvenimenti, non dipende la necessità loro, come lo scendere di una nave per la corrente del fiume, non dipende dall’ occhio, al quale si fa vedere. Come pertanto l’occhio che vede la nave non influisce sul di lei corso, così la previdenzadivina non influisce sulla libertà di detti contingenti. da indi si mi vene a vista il tempo che ti si apparecchia da questa divina vista mi si presentano gli avvenimenti che debbono coglierti si come dolce armonia vene ad orecchio da organ come dal suono dell’organo giunge grata armonia all’orecchio, così l’miei- letto beato vede in Dio quanto deve accadere. Fedra moglie di Teseo, secondo che scrive Seneca, fu presa da furente amore pel suo bellissimo ed onestissimo figliastro Ippolito, e lo ricercò di corrispondenza. Avendo ricusato Ippolito, essa, a coprire la propria vergogna, si mise a gridare. et ti conviene partii’ tal da Fiorenza ti sarà forza partire da Fiorenza nel modo qual si parti Ipolito tiglio di Teseo da Atene sua patria per la spietata et perfida ,aoverca per la perfida e crudele matrigna che perdette un inclito giovane degno di amore più puro. Così come Ippolito innocente fu scacciato dalla patria, e soffrì tanta sventura perctiè sdegnò di acconsentire alle brutte voglie della matrigna, Dante giusto ed incolpevole fu scacciato da Fiorenza, altra A Iene, e sua patria, perchè non volle acconsentire alle di lei