Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/348

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paradiso

licita il mondo qui judicatis terram voi giudici del mondo fur sezzai diLuito il dipinto furono gli ultimi vocaboli di quel singolare dipinto. L’orazione è nel libro della Sapienzacap. I. Sant’Agostinodimanda: cosa sono i regni senza giustizia? Poscia nel M del vocabol quinto rimasero ordinate p0- scia nella lettera M di terra M ch’ è la quinia parola quelle anime lucenti rimasero ordinate si che love pareva argento li d oro distincto così che la stella di Giove dov’ era 1’ M pareva argento fregiato in oro. Le anime poi formanti le lettere di quell’ orazione sono di sei illustri regnanti che saranno descritti nel canto seguente. e vidi altre luci scender dov era I colmo del M e li quietarsi e vidi altre anime splendienti scendere dalla croce e posa rsi sul colmo dell’ M cantando credo il ben che se le move lodando la divina giustizia che le volge a contemplazione del bene che fecero in terra. poi piudi mille parver resurger quindi poi più di mille anime parvero sorgere dall’M in cui si erano poste esalir quale assai qual poco e andare in su poco o molto secondo il grado di gloria si come I sol che I accende sortille come Iddio diè loro in sorte (li potere più o meno elevarsi come innumerevoli faville sorgono nel percuotere di ciocchi arsi come sorgono moltissime faville quando si percuote un tizzone acceso onde li stolti sogliono augurarsi è costume d’ italia che nell’ inverno i fanciulli, stando di sera al fuoco, percuotano gli accesi tizzoni, e mentre si alzano le faville essi facciano i’ augurio dicendo: — Tante città, tanti castelli, tanti agnelli, tanti porcelli ! — Poi quietate ciascuna in stzo loco poi fermata ciascun’ anima lucente al luogo adatto vidi rappresentare la testa e £ collo di un aquila a quel distincto focho poi vidi che quelle anime così collocate rappresentavano la testa ed il collo di un’