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paradiso

Spirito parla de’ monachi degenerati e del molle lusso de’prelati sgridandoli. Gli occhi miei gia cran ri/lei al volto de la mia donna già i miei occhi si erano di nuovo fissati nel volto della mia donna, di Beatrice e lanimo con essieda ogni altro intento e era tolto e con tutto l’animo mi era rivolto ad essa togliendolo da ogni altra contemplazione. Dante finge di non avere scorta in Beatrice maggiore letizia o maggior lucidezza nel salire ad altra sfera, come soleva mostrarla, dal che la stessa Beatrice si scusa colla debolezza di Dante, che sarebbe stato oppresso dalla crescente lucidità e fulgore. Spiega il suo concetto portando la similitudine di Semele figlia di Cadmo, amata da Giove, che istigata dalla gelosa Giunone chiese a Giove che • le si mostrasse in tutta la sua maestà: ottenne la grazia, e rimase • dalle folgori di lui incenerita, e quella non ridea non era più lieta come soleva ma incomincio a dirmi sio ridessi ti palesassi tutta la mia letizia tu ti faresti quale Semele fu quando di cenere fessi tu resteresti di cenere al pari di Semele arsa dai fulmini di Giove quando le si mostrò nell’ intero splendoredi sua maestà. che la bellezza mia che piu s accende perché la bellezza mia ha più splendore per le scale de £ eterno palacio per le sfere del cielo come hai veduto quanto piu si sale come vedesti: a misura che si va più in alto tanto spiende che se non si temperasse che se non si arrestasse tuo mortal podere il tuo potere umano al suo folgore sarebbe fronda che trono scoscende sarebbe come ramo che dal folgore si rompe. L’ intelletto umano quando colla sua contemplazione si avvicina alla prima causa, non deve essere temerario nella pretesa di conoscerne tutta la bellezza. Noi sem levati al septimo splendore altri leggono al settimo alla sfera di Saturno, settimo pianeta che soltolpecto del