Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/434

Da Wikisource.

424


paradiso

Da indi abbraccia il servo, gratulando Per la novella, tosto ch’ei si tace; li0 Così benedicendomi cantando Tre volte cinse me, sì come io tacqui, L’apostolico lume, al cui comando lo avea detto; sì nel dir gli piacqui. COMMENTO DI BENVENUTO Fede, Speranza e Carità. Il canto si divide in quattro partì. Nella prima, discorso di Beatrice agli apostoli. Nella seconda, san Pietro interroga Dante sulla fede. Nella terza, trattazione di alire cose pertinenti alla fede. Nella quarta, si ricerca il Poeta come e perchè creda. O Sodalitio eleclo alla gran cena del benedetto Agnello o beata compagnia eletta alla gran cena di nostro Signor Gesù Cristo, che per redimere il genere umano fu immolato quale agnello innocente il quale vi ciba si quale agnello vi ciba in maniera che non avete mai più a desiderare cosa alcuna che la vostra voglia e sempre piena allegoricamente. — O partecipi della beatitudine del Paradiso, la quale Dio dispensa così che non avete mai cosa alcuna a desiderare se questi preliba se Dante pregusta di quel che cade da la vostra mensa di quello che viene dalla dottrina degli apostoli, pria che morte li prescriva tempo prima che morte gli tolga il tempo per grazia di Dio per ispeciale favore di divina grazia ponete mente all affection immensa all’ardente di lui desiderio di conoscere le vostre dottrine e roratelo akiuanto e spargete sopra di lui alcun poco di rugiada, ossia confortatelo ad illuminare il suo intelletto: voi bevete sempre del fonte onde viemi quello eh el pensa voi bevete sempre dell’acqua di grazia divina donde nasce il suo desiderio. cossi Beatricedissee quelle