Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/439

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canto

XXIV. 429

sconosciute all’ intelletto de’ mortali che I esser loro v ee in sola credentia che la loro esistenza è posta nella fede sopra la quale se ferma alta speme sulla quale è fondata la più viva speranza e pero prende intentia di substantia e quindi prende concetto, o nome di sostanza e da questa credenza ci con- vene sillogizare sanza avere altra vista e da questa fede ci è forza argomentare senza veder altro, o senza prova alcuna sensibile e pero tene intenza de argomento quindi ha concetto o nome di argomento; dunque secondo san Paolo la fede è l’argomento, non la prova delle cose che non appaiono agli occhi nostri, altrimenti la fede non sarebbe fede. É poi sostanza in quanto che sussiste per sè, senza bisogno di altro soggetto: la fede sostiene tutto 1’ edificio spirituale ; è la pietra fondamentale su cui è posto lo stesso edificio. Ottimamente adunque fu risposto essere la fede sostanza delle cose sperabili, perchè essa è la cagione che le cose sperate si sostanzino in noi, ossia in certo qual modo faccia sussistere in noi, operando a modo che le cose future siano quasi presenti, e le cose invisibili quasi si veggano. Allora udii che san Pietro seguitava se quantunque s acquista giu per doctrina fosse cosi inteso non gli avria loco ingegno di sophista se qualunque dottrina della vostra valle di miserie avesse questo spirito ed interpretazione, non sarebbe possibile che si ascoltasse alcun sofisma nel definirla cosi spiro da quel amore acceso tali parole uscirono da san Pietro ardente di divino amore: indi soggiunse — assai bene e trascorsa di sta moneta gia la lega al peso abbiamo bene esaminati (ti questa moneta il peso ed il fino, ossia bene abbiamo trattata la materia della fede ecc. (e qui, per quanto a me sembra il testo è tronco e mancante). Ala dimme se tu t ai ne la tua borsa questa moneta; se