Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/438

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paradiso

che m’interrogava ;poi mi volsi a Beatrice indi mi voltai a Beatrice ci essa pronta sembianza femmi perche io spandesse I acqua di fuor del mio interno fonte ed essa mi fece cenni che m’incoraggirono a palesare quanto io internamente pensava sulla fede, dietro i principii teologici da me ap. presi. Cominciai io: la gratia che mi da cli io mi confessi da tatto primipilo io così cominciai la risposta. La grazia concessami da Dio, che vivente ancora, venga in cielo a colloquio con san Pietro primo duce della Chiesa di Gesù Cristo. — Primipilo dicevasi dai romani il capo della prima centuria nell’ ordine de’ Triarii, o secondo sant’ Isidoro, colui che scagliava il primo pileo in battaglia, e san Pietro fu veramente primipilo per la fede faccia li mci concepti bene expressi mi conceda di palesare chiaramente i miei interni concetti e seguitai — o Padre come I verace sub ne scripse del tuo frate che mise Roma teco nel bon filo o padre, come scrisse san Paolo fratello in Gesù Cristo, e fratello di amore nell’ apostolato con te, il quale mise Roma nel retto sentiero della fede, perché ambidue incontrarono il martirio sotto Nerone fede e sustantia di. cose sperate ci argumento delle non parvenii fede è sostanza di cose sperate, ed argomento dì quelle che non appaiono e questa pare a me sua quiditate e questa sembrami la vera definizione, allora udi che san Pietro diceva di- fittamente senti se beni intendi perche la ripose tra le sustantie e poi tra gli argumenti tu hai risposto ottimamente se bene intendi, il perchè san Paolo la ripose prima tra le sostanze e poi fra gli argomenti. EI io appresso ed io soggiunsi le profonde cose che mi largiscon qui la br parvenza le cose eccelse che qui in cielo mi si mostrano son si ascose agli occhi di la giu sono così Digitized by Goo1e