Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/451

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canto

XXV 441

Pero eh io mirai quivi nel fonte battesimale ne la fede cattolica che fa conte I anime a Dio che rende conosciute le anime a Dio e poi Pietro per lei si mi giro la fronte e poi Perché san Pietro ricercommi su la fede, e con triplice giro mi laureò. un lume indi si mosse di quella spera verso noi san Giacomo Maggiore figlio di Zebedeo pieno della virtù della speranza si mosse dal circolo degli apostoli e venne poscia verso di noi onde usci la primicia che lascio Cristo di vicari suoi dal qual circolo era uscito san Pietro, il primo de’ vicari che Gesù Cristo lasciò i terra. e la mia donna piena di letitia e Beatrice lietissima mi disse mira mira mi disse: guarda, guarda ecco il Barone per cui la giu si visita Galitia ecco san Giacomo apostolo, in devozione del quale i pellegrini visitano il sepolcro di lui in Compostella della Galizia. lvi è la basilica fabbricata, e dotata da Carlo Magno: cossi vid io I un vidi san Giacomo essere accolto ricevuto dall alro grande principe glorioso da san Pietro laudando il cibo che la su si prande lodando la grazia di Dio della quale si vive lassù si come I columbo quando si pone presso al compagno al pari, che poncdo un colombo presso di un altro compagno e I un pande che I’ tino esprime I affection a I altro I’ affetto e girando e mormorando girandogli intorno, e mormorando. ma poi che il gratular si fu accolto ma finite le accoglienze grate tacito in contro a me ciascun si a/fisse ignito si che vinceva il mio volto ciascuno tacito si fissò in me infuocato e risplendente tanto, che mi era forza di chinare il volto, non potendo reggere al fulgòre. Ridendo allora Beatrice disse -- O inclita vita per cui targhezza di la nostra Basilica si scripse allora Beatrice lietissirna esclamò -— anima gloriosa, che tanto egregiamente seri- vesti della reggia dcl ciclo fa risonare la spane in questa alDigitized by Google