tra esse si chiari un lume tra esse divenne più spiendiente.
— San Giovanni Evangelista — che se I cancro avesse un tal
cristallo I inverno havrebbe un mese di un sol di nel mese in
cui il cancro regna, tramontando il sole, spunta cancro, e
quando tramonta cancro sorge il sole. — Se il cancro. avesse
una siffatta lucentezza, il mese d’inverno in cui il sole è in
capricorno, non vedrebbe mai notte, e sarebbe quel mese un
lungo dì. Se si ponesse il cristallo al capricorno, si avrebbe
lo stesso fenomeno in estate, se ad ariete in autunno, se
a libra in primavera, se a tutti i segni si avrebbe sempre giorno
e mai notte. Ed a maggiore spiegazione immagina due
soli uno in oriente l’altro in occidente: calando l’uno, i’ altro
sorgerebbe, e così sarebbe sempre chiarezza e giorno.
E vidi io lo schiarato splendore e vidi san Giovanni evangelista
che tanto luceva venire ai due a san Pietro e san
Giacomo che si volgeano a rota che circolavano intorno a sè
stessi qual conveniasi al br ardente amore in ragione di
loro ardente carità cosi come virgine lieta sorge e va et entra
in ballo sol per fare onore a la novitia non per alcun
fallo nel modo che una vergine sorge, va, ed entra in ballo
sol per fare onore alla novella sposa, non per essere vagheggiata,
non per vanità, o sinistra intenzione. La similitudine
di san Giovanni alla vergine non potrebb’ essere più propria
perchè a lui vergine Gesù Cristo raccomandò la vergine madre,
ed esso vergine come la vergine nel ballo entrò nella circolazione
degli apostoli. misesi ne lo canto e nela nota egli cominciò
a cantare coi predetti e la miadonna in loro tenia 1 aspeclo
pur comesposa tacita et immota e Beatrice fissò gli occhi
in quei tre che cantavano colla stessa melodia sperent in te
ecc. come novella sposa vergognosa, senza moversi, e senza parole.
Poi disse a Dante questi ee colui che giaque sopra Ipeclo