Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/458

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paradiso

diso e qUe8to apporterai nel mondo vostro e questo racconterai nel mondo, quando vi tornerai. L infiammato giro si quietò a questa voce la mola ignita degli ardenti apostoli si quietò alle ultime parole di san Giovanni con esso il dolce mischio che si [acea nel son del inno spiro e con esso la dolce alterna melodia dei predetti Pietro, Giacomo e Giovanni si come i remi pria ripercossi dai naviganti nell acqua si posano tutti al sonar d un fischio tutti si fermano ad un fischio del capitano per cessare fatica o rischio per ragione di riposo, o per arrestare il cammino; così ad una sola parola dell’ apostolo cessarono quelli spiriti dal moto e dal canto. Ah quanto ne la mente mi commossi esclamò Dante per non poter veder quando mi volsi per veder Beatrice allorché voltandomi non la potei vedere beii che io fossi presso di lei e nel mondo felice benchè io fossi presso dì lei in Paradiso! Aveva Dante rimasta la vista abbagliata nel mirar san Giovanni.