Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/494

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paradiso

lante int.nde significare che come la luna ch’ è minima in confronto delle stelle ci sembra massima per la vicinanza, così quella stella che ci sembra minima per la distanza, messa accanto a quel lume, a quel punto, ci sembrerebbe massima per ragione dello splendore di quel punto che si fa vedere chiaramente, quantunque immensamente distante. Qui Dante descrive gli ordini degli angeli sotto forma di circoli di fuoco, e dice che il primo ordine, o circolo igneo angelico, si move velocissimamente intorno a detto punto, e tanto a lui vicino come il cerchio di vapori intorno alla luna chiamato — Alo—da Aristotile. distante intorno al punto un cerchio d igne si girava si ratto che arria vinto quel moto che piu tosto il mondo cinge dintorno a quel punto, ed a qualche distanza movevasi un cerchio di fuoco tanto velocemente, che il moto di quel cielo che più veloce si gira cingendo il mondo tutto, ossia il primo mobile, sarebbe vinto in velociU. E quel cerchio si movea forse cotanto quanto pare appresso Alo citiger la luce che il dipinge quando I vapor che I porta piu ee spesso forse come l’alone pare che circondi in vicinanza la luce della luna o del sole, che forma e cobra lo stesso alone, e che è cotanto distante, allorchè l’alone ha con sè densi vapori. E questo ordine primo era circutncincto da un altro il secondo girava intorno al primo e quel secondo dal terzo ed il terzo poi dal quarto il quarto dal quinto ed il quinto dal sexto sopra seguiva il septimo si spargo gui da larghezza il settimo ordine superiore era così largo, così esteso in larghezza che i messo di Juno sarebbe arcto a contenerlo intero che I’ iride messaggiera di Giunone, formandosi di un circolo intero, comparirebbe stretta in confronto: cosi I oclavo e i nono così erano gli ordini ottavo e nono. e ciascuno piu tùrdo si movea secondo eh era in numero distante piu