Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/498

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paradiso

villecome i cerchi sfavillaro come sfavillarono i nove cerchi, che volevano esprimere la comparsa degli angeli. poiche le parole ste restaro dopo che Beatrice tacque I incendio suo seguiva ogni scintiUa et eran tante che il numero loro s immilliava più che I doppiar degli scacchi quello sfavillare che pareva un incendio era imitato da ciascuna scintilla, che in altre minutissime favilluzze si moltiplicava più che il doppiar degli scacchi più volte contenga di migliaia. Io sentiva osannari di choro in choro al punto fixo che li tiene al (ibi e terra sempre nel qual sempre furon io sentiva di coro in coro cantare Osanna a Dio che tiene que cori intorno a sè nel luogo loro conveniente, e terrà in eterno, come vi furono. e quella che vedea i pensier dubbi ne la mia mente disse e Beatrice che leggeva in Dio ogni dubbiezza della mia mente disse i cerchi primi t anno mostrato seraphin et cherubin i due primi cerchi vicini al punto luminosissimo sono due ordini, il primo de’serafini, 1’ altro de’ cherubini cosivebei seguono i suoi vimi cosi velocemente seguono la forza di amore che a Dio li unisce—metaforicamente vimi, vinchi, legami per somigliarsi al punto quanto ponno per somiglia rsì a quel punto più che br sia possibile e posson tanto quanto son sublimi e lo possono tanto, quanto a veder Dio sono in luogo più sublime, ossia più vicini allo stesso Dio. Quelli altri amori che intorno li vanno si chiamano troni del divino aspecto perche I primo ternaro terminonno gli altri angeli ardenti di amore che muovonsi intorno ai due primi cerchi chiamansi troni, dando Iddio per loro mezzo i suoi giudizi, e compiono così il primo ternodei nove ordini, giacché questi ordini sono distinti in tre ternari, ciascun ternaro contiene Ire ordini, ed il primo ternaro ha i sera6ni, i cherubini, ed i troni: e dei sapere tu Dante teologo che tutti hanno Digitized by oog1e