Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/512

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paradiso

tudine nella quale gli angeli si trovano. enon vogliochedubbi ma sia certo che ricever la grazia e meritorio secondo che I affecto le e aperto in ragione dell’ affetto con che si accoglie. ornai ci intorno a questo concislorio poi contemplare ornai puoi vedere in questa unione d’angeli, e contemplare senza bisogno di altro aiuto senza altro adiutorio se le parole mie si ricotte se le parole mie siano ritratte da buone autorità e dimostrazioni: ma ancor diro perche tu veggi pura la verita che si confonde la giu ma perchè tu vcgga la verilà iii tutto il suo lume, aggiungerò ancora, perché possa confutare gli errori che laggiù ud mondo si prendono equivocando in si facta lectura equivocando nell’ interpretazione ditale scrittura. perche in terra per le vostre scole si legge dalle cattedre che I anqelica natura e tale che intende esi ricorda e vole che gli angeli abbiano intelletto, memoria e volontà. Ma nell’angelo non è intelletto agente, nè possibile come nell’uomo, mentre l’intendere è su noi qualche volta in potenza, e qualche volta in atto; dunque l’intelletto non può ritenersi negli angeli che per similitudine, avendo innata la intelligenza, edìn questo senso deve interpretarsi Dante. 1’ uomo vuole il bene cui va dietro per mezzo di raziocinii, de’ quali l’angelo non abbisogna. E neppure la memoria ch’ è potenza per mezzo di un organo corporeo, e non può trovarsi nell’ angelo che è sostanza spirituale. La memoria inoltre è soltanto del passato, e l’angelo vede in Dio presenzialmente le cose ari— che future. Queste substantie poi che furon focunde de la faccia di Dio non volser viso da essa da cui nulla si nasconde queste sostanze angeliche dacchè furono beatificate dalla vista di Dio non tolsero mai gli occhi da Dio a cui nulla è occulto: pero non hanno vedere interciso da nuovo obietta e pero