Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/53

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canto

Il.

alla calamita tànto 1’ attrae, che a stento si può staccare. £ e- terna margarila la luna, così chiamata per seguire l’allegoria del diamante ne ricevette per entro se come acqua recepe ragio de luce rimanendo unita I’ acqua non si divide o si altera al passaggio della luce, quindi entrammo nella luna senza di lei commozione, come non ne riceve 1’ acqua al passar della luce. Chiama la luna margherita per molte ragioni. Le margherite, secondo Alberto Magno sono ostriche, di dura materia, che si trovano dentro degli ossi loro, variando di colore, perché vengono alla spiaggia e bevono la rugiada. Se la rugiada mattutina sia pura, e gli ossi dell’ ostrica ben secchi, formasi una margherita rotonda, di colore somigliante al raggio di luna. Se poi la rugiada è vespertina, ed in tempo nubiloso, e gli ossi dell’ ostrica non ben purgati, la margherita riesce irregolare e torbida. Finora non si son trovate margherite più pesanti di mezz’ oncia: vengono guaste dalla grandine e dal fulmine: molli nell’acqua, dure sulla pietra: le ostriche nell’aceto divengon molli, e si sciolgono. Se io era corpo non so se era col corpo, o no, ma se era col corpo e qui non si concepe e nel nostro mondo non si comprende come una dimension patio altra come accadesse che un corpo materiale soffrisse di essere compenetrato da un altro. Se pianto un chiodo nel legno, un palo in terra, il dito in un pomo, è necessario che la materia, di cui si compongono il legno, la terra, il pomo ce- da altrettanto luogo, quanto ne viene ad occupare il nuovo corpo introdotto eh esser convien se corpo repe in corpo il che conviene che accada se corpo in corpo s’ insinua e si compenetra. Ma la proposizione essendo astratta, e quasi spirituale si risolve con argomenti diversi dalla materia. E non essendo della faccoltà della mente umana, Dante esorta piutDigitized by Google