Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/55

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canto

Il.

Ma dimme quel che tu da te ne pensi ma dimmi intanto come la pensi tu? E Dante rispose credo che i corpi densi e rari la rarezza o densità della luna fanno cio che ne appare diverso qua su siano cagione delle macchie lunari, ossia la rarezza produca l’ombra, la densità la lucidità. Molte furono le opinioni sulle macchie lunari. Chi volle che procedessero dall’ ombra della terra, chi dai vapori elevati dal mare, locchè non può ammettersi essendo detto macchie sempre uguali non solo per tempo, ma anche per figura. Dante qui accenna la opinione più vera, quantunque si sforzi di con traddirla. Ritengono i più accreditati che le macchie procedano dalla rarezza e densità della luna, perchè nella parte densa si adunano, e moltiplicano i raggi del sole, e per conseguenza (al parte è più lucida; ma nella parte rara i raggi solari pene. trano ed entrano dentro, e perciò non sono a noi riflettuti, come nell’ ahbastro che ci si mostra più bianco nella parte piùdensa, ma nella più rara sembra più scuro. Beatrice al. lora disse certo assai vedrai sommerso i ereder tuo nel faLw conoscerai apertamente che sei in grave errore se bene ascolti £ argomentar eh io li faro adverso se stai attento all’argomento mio in contrario, ossia alle obbiezioni che farò all’opinion tua. Ecco il primo argomento di Beatrice. Se il raro e denso fosse cagione delle macchie lunari, lo stesso vedrebbesi in tutte le stelle similmente illuminate dal sole. Se inoltre la cagione fosse la stessa, ne verrebbe nelle stelle Io stesso potere e gli stessi effetti, locchè è falso, avendo virtù, ed effetti assai diversi della luna. i octava spera il cielo delle stelle fisse vi dimostra molti lumi ci dimostra molte stelle fisse che ricevono il lume dal sole come la luna i quali se posson notar de diversi volti che si scorgono di diversi aspetti e nel quale e nel quanto nella qualità essendo esse nebulose o 1L1-