Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/556

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paradiso

non pote avere sito se non come Iristitia sete o fame. In Paradiso non può aver luogo alcun evento casuale, come non vi hanno luogo tristezza, sete e fame. li Paradiso è governato da tal re tanto provvido quanto giusto, che tutto dispone con maravigliosa proporzione, cosicchè nulla di eccedente, nulla di mancante, nulla d’ indebito vi si può trovare. Questi bambini pertanto sono qui variamente glorificati per grazia di Dio, la cui volontà è legge immutabile; che quantunque vedi ee stabilito per eterna Lege che quanto qui vedi è stabilito da legge eterna si che giustamente ci si risponde dal anello al diW che tanta è la gloria quanta è la capacità del gloriato, come il dito è grosso quanto è largo l’anello. Il creatore dà in dote all’anima la grazia sua come a sposa, e l’anello è la stessa grazia. e pero questa festinala gente morta anzi tempo; ovvero affrettata a vera vita non e sine causa intrasi piu o meno qui exceUente non è qui più o meno eccellente I’ uno riguardo all’altro senza giusta ragione. Così vuoi Dante significare che Dio non predestinò tutti a sorte uguale, perchè alcuni di questi bambini hanno più, altri meno gloria, come i superiori che meritarono grazia precedente. Lo Rege Dio per cui questo regno pausa che fa regnare in questo regno eterna pace e quiete in tanto amore ci in tanto dilecto espressi colla luce e collo splendore, essendo più o meno, quanto più o meno la luce che nulla votuntale di piu ausa che niuna volontà potrebbe desiderare maggiore diletto dota la mente dota I’ anima di gratia della sua grazia alsuo piacer diversamente a suo libero volere più una, che l’altra creando tutte in suo lieto conspecto creandole tutte a lieto fine: e qui basti lo effecto e quanto a ciò basti il sapere che la cosa è così, senza presumere d’investigare i segreti di Dio. La sola volontà di Dio è la cagione della differenza de’