Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/58

Da Wikisource.

48 .PARArnso arriva a tutta la profondità della luna, anzi a far molto sino al centro, ed ecco perché i raggi solari s’ inoltrano nel corpo tanto, che non vengono a noi riflessi, e si veggon le macchie. Or dirai tu contro 1’ obbiezione che I raggio sedemostra tetro non si riflette, e la parte penetrata resta oscura ivi nel raro piu che in altre parti dense per esser rifracto li piu a retro riflettuto da più indietro, cioè non dalla superficie della luna, ma dal denso che è interno dopo il raro : ezperientia che sole esser fonte ai rivi di vostr arti la esperienza, che è quella onde solete voi altri mortali dedurre le vostre opinioni filosofiche p0 deliberar te può schiarirti da questa instantiasegia mai la provi se vuoi usarne pel tuo argomento — Beatrice sostiene che la distanza di luogo può far apparire minor quantità, ma non minore qualità, e così minor luce, ma non ombra. tu prenderai tre specchi e rimovi i due da te d un modo e laltro piu rimosso; prendi tre specchi, l’uno dietro l’altro, e l’ultimo più lontano. tr ambo li primi ritrovi gli occhi tuoi rivolti ad essi in mezzo ai due primi statti, e volgi ad essi gli occhi. Poscia fa che un lume ti sia dopo I dosso che accenda i tre specchi un lume percota ne’ tre specchi quel lume ripercosso riflesso ritorni a te in lutti da tutti tre li specchi; ben quantunque la vista piu lontana del terzo specchio non se scenda tanto nel quanto non sia molta la intensità del lume che viene dal terzo specchio, quanto agli altri due, pure li vedrai come convien egualmente risplenda pure vedrai come in tale esperimento Io splendore sia ne’ tre specchi uguale. A me non quadra il paragone, perché non vi è somiglianza di specchio alla luna, imperocchè Io specchio non riceve il lume se non per superficie diafana e levigata, oltre la quale è rotto, e se il lume pongasi a tergo dello specchio i raggi non